Da una parte, infatti, il grandissimo aumento dell’offerta di possibilità legali di scommettere (lotto e super enalotto, gratta e vinci, Win for life, centri scommesse) non fa altro che alimentare sempre di più le speranze illusorie di molti; dall’altra nell’era digitale il giocatore d’azzardo è ancora più facilitato: chiunque disponga di un computer, di un collegamento internet e di una carta di credito può essere un giocatore compulsivo in un casinò virtuale.
E’ bene chiarire che il giocatore patologico non riesce a fare a meno di giocare; più perde, più alza le puntate, arriva spesso ad indebitarsi ed a mettere a rischio il suo sostentamento e quello della sua famiglia. Inoltre, dopo una prima fase caratterizzata da vincite esaltanti, la tendenza è di rincorrere altre vincite, aumentando la frequenza di gioco e le puntate. Quando inizia a perdere il gioco comincia ad essere visto come l’unica possibilità di recupero. E’ così, purtroppo, che inizia la dipendenza.
Al fine di evitare di entrare in un vero e proprio comportamento compulsivo possono essere utili alcuni consigli:
- decidere un budget da non superare mai;
- tenere sotto controllo l’assiduità con cui si gioca;
- cercare di capire se l’astinenza dal gioco crea nervosismo, ansia o agitazione;
- cercare di passare meno tempo possibile a giocare;
- evitare di frequentare compagnie in cui normalmente si gioca d’azzardo;
- evitare di frequentare posti in cui l’accesso al gioco è più semplice.
Bisogna, inoltre, tenere presente che in certe occasioni può essere d’aiuto rivolgersi ad un professionista.
Fonte: http://www.consumatori.it/