Sassari: FIU favorevole alla concessione contributi contro ludopatia
Il Fronte Indipendentista Unidu di Sassari accoglie con favore la decisione della commissione bilancio di approvare il “Regolamento per la concessione di contributi al fine di contrastare la ludopatia” in base a cui i commercianti che decidono di non ospitare o di eliminare le slot machine dai loro locali potranno ottenere importanti sgravi fiscali.
È una battaglia che gli indipendentisti sassaresi hanno portato avanti con coerenza riuscendo a fare passare all’unanimità una delibera comunale che poi è stata presa ad esempio anche da molti altri comuni, anche fuori dalla Sardegna.
Il Fronte Indipendentista Unidu respinge pertanto al mittente le dichiarazioni di Angelo Angius, presidente del CNA, in difesa delle slot machine e delle imprese che le installano con la solita scusa che creano occupazione e che rispettano le regole o che pagano le tasse. Le macchinette mangia soldi sono prima di tutto un grande affare per lo stato e per le grandi lobbies del gioco d’azzardo e non certo per “i piccoli artigiani” di cui parla Angius, e in ogni caso non si può pensare di fare della dipendenza dal gioco e della disperazione di intere famiglie un lavoro remunerativo. Il lavoro serve a rendere migliore la società, non a renderla marcia e ludopatica.
Se fosse stato nel potere del Comune o della Regione, come noi del resto auspichiamo per una reale democrazia ed autogoverno dei territori, avremmo proposto l’eliminazione integrale di questi apparecchi infernali che infestano ormai la nostra città come un vero e proprio cancro sociale.
Piuttosto il Fronte Indipendentista chiede alla Giunta di applicare anche tutti gli altri punti previsti dalla delibera, perché gli sgravi fiscali ne rappresentavano solo una piccola parte.
Di seguito riportiamo gli impegni che il Comune ha sottoscritto all’unanimità:
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venga intrapreso un percorso informativo, particolarmente rivolto ai giovani attraverso le scuole che vorranno collaborare;
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venga intensificata in termini quantitativi e qualitativi la partecipazione a tutti gli ambiti di collaborazione con altre istituzioni che, sul territorio intercomunale e provinciale, operano nell’ambito del contrasto agli effetti negativi della dipendenza da gioco;
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venga realizzata una “Carta dei locali etici” volta a censire, mappare e rendere noti ai cittadini i locali pubblici che non ospitano slot al loro interno, stimolando ogni forma di pubblicità positiva;
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venga adottata un’apposita norma regolamentare che preveda (autonomamente o, ove venga approvata una norma governativa o eventualmente regionale) l’adozione di distanze minime dai luoghi “sensibili” della città (scuole, centri di aggregazione giovanili, chiese, ospizi per anziani, ospedali etc.) per le sedi dei locali in cui si svolge il gioco d’azzardo;
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vengano regolamentati gli orari di apertura e di chiusura dei locali che ospitano slot machine;
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vengano predisposti i necessari controlli, di concerto con gli altri soggetti interessati (amministratori, Asl, Serd, ed anche gli esercenti stessi), per garantire il rispetto delle azioni intraprese;
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venga verificato che il gestore ponga in modo ben visibile vicino alla macchinetta “all’ingresso e all’interno dei locali, il materiale informativo predisposto dalle aziende sanitarie locali, diretto a evidenziare i rischi correlati al gioco e a segnalare la presenza sul territorio di servizi di assistenza pubblici e del privato sociale dedicati alla cura e al reinserimento sociale delle persone con patologie correlate al gioco d’azzardo patologico (GAP)”, così come la c.d. “Legge Balduzzi” del 8/12/2012;
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venga vietata ogni forma di pubblicità al gioco d’azzardo e di propaganda delle attività ad esso legate nell’ambito del territorio comunale;
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vengano sollecitate le Istituzioni preposte affinché si impegnino a dare seguito ad una revisione della Legge in materia di gioco d’azzardo mettendo in atto strumenti che limitino il gioco d’azzardo o quantomeno le somme pro-capite, con lo scopo di tutelare i cittadini e di ritornare a quella vocazione che deve vedere nei Cittadini degli esseri umani e non dei semplici numeri che vengono indotti a produrre indegne risorse finanziarie da inserire nel bilancio di uno Stato che si vuole accreditate Civile.