Economia

SASSARI – «Al Fosso della Noce un parcheggio da riprogettare»

Fosso della Noce da Puc
Fosso della Noce da Puc

Il sindaco di Sassari Nicola Sanna risponde al Wwf sull’area dei posti auto compatibile con l’area verde della zona, sulla questione del campus universitario e sulla linea della metropolitana.

SASSARI 2 marzo 2015 – «Non un nuovo parcheggio ma l’utilizzo di quello già presente che dovrà essere completamente riprogettato, per essere coerente con l’area che lo ospita e che presenta un alto rischio idrogeologico». Sono le parole del sindaco di Sassari Nicola Sanna che fuga eventuali timori sulla realizzazione di un nuovo parcheggio nella zona del Fosso della Noce non compatibile con l’area verde della vallata compresa tra viale Umberto e via principessa Iolanda. Un intervento, quello del primo cittadino, che fa seguito all’articolo apparso oggi sul quotidiano locale.


«All’azienda Saba – spiega il sindaco Nicola Sanna – abbiamo richiesto di presentare uno studio di fattibilità sulla rimozione del terrapieno di viale Trento e la sua sostituzione con un ponte, sul quale si innesterebbero le rampe d’accesso all’attuale parcheggio del Fosso della Noce».

Dalla rimozione del terrapieno si otterrebbero circa 100 posti auto che andrebbero ad aggiungersi ai 200 già utilizzati dalla cittadinanza, a monte con il parcheggio di Santi Angeli e a valle con l’attuale Fosso della Noce.

«Questi parcheggi – riprende il primo cittadino – dovranno essere completamente rivisitati, riprogettati per essere coerenti con il fatto che il sito si trova in un’area ad alto rischio idrogeologico, così come certificato anche dal nuovo Puc».

Nello studio di compatibilità idraulica del territorio comunale di Sassari si legge che nell’area di viale Trento «si registrano aree di allagamento di estensione massima di 230 metri. La strada, realizzata con un rilevato di 10 metri del tutto sprovvisto di aperture, si comporta, nei confronti della corrente permanente, come una vera e propria diga, facendo innalzare il livello del pelo libero dell’acqua ad oltre 10 metri con conseguente incremento delle aree di allagamento e interessamento di diversi elementi sensibili quali viabilità, parcheggi e soprattutto edifici sedi di abitazioni e uffici che risultano esposti a una pericolosità idraulica molto elevata. È evidente – prosegue lo studio – come la realizzazione di un’opera di mitigazione che consenta il passaggio della corrente al di sotto del rilevato stradale ridurrebbe notevolmente l’estensione degli allagamenti».

«L’idea – afferma ancora il sindaco – è quella di un’opera realizzata con tecniche di ingegneria naturalistica che rendono compatibile la realizzazione del parcheggio con una base filtrante e non, come accade attualmente, con una superficie impermeabile che innalza il rischio. Quindi non un parcheggio su una distesa di asfalto ma un parcheggio che, con un nuovo progetto, prevede la presenza di alberi e un prato carrabile, così da salvaguardare la vocazione ad area verde del sito».

«Per il resto della vallata – assicura Nicola Sanna – è confermato il progetto di salvaguardia dell’area come zona verde, possibilmente usufruibile da tutti. E un prossimo passo sarà quello di togliere anche il terrapieno di viale Trieste.

«Dal Wwf – prosegue – mi sarei aspettato la proposta di eliminare i parcheggi sia di Santi Angeli che del Fosso della Noce, perché oggi come oggi sono una distesa di cemento e asfalto».

Il sindaco quindi, auspicando di poter ricevere i rappresentanti del Wwf se solo lo richiedessero, prosegue con la sua risposta all’associazione ambientalista sassarese, questa volta sulla questione del campus universitario.

«Sino a oggi – afferma – l’amministrazione non può essere accusata di alcun ritardo, perché non esiste, al momento, alcuna progettualità né progetti immediatamente cantierabili da parte dell’Ersu presentati ai nostri uffici. L’eventuale perdita di denaro, perciò, è tutta da imputare all’ente titolare del finanziamento.

«Anche su questo punto – dice Nicola Sanna – dal Wwf mi sarei aspettato una forte difesa del suolo e del verde attorno alla città, piuttosto che di nuove colate di cemento, quindi un sostegno al recupero dell’esistente e di quello che è inutilizzato o parzialmente inutilizzato al centro storico. Quindi la proposta sulla caserma, poiché nuova, ha necessità di seguire un iter che vede interessate tutte le autorità competenti con i tempi dovuti».

Il primo cittadino, infine, risponde sulla questione della metropolitana: «È confermato il nostro impegno per iniziare i lavori già finanziati, quale il centro di manutenzione e il lotto che da Santa Maria di Pisa conduce sino a Li Punti. Unica preoccupazione che condivido con gli abitanti di Sant’Orsola Nord è che il tracciato previsto esclude tale quartiere che non è attraversato dalla metropolitana ma solo lambito, con pregiudizio sull’effettivo utilizzo da parte dei cittadini residenti a Sant’Orsola Nord.

Sono, invece, ancora da recuperare – conclude Nicola Sanna – le risorse che dovranno servire per l’ultimo tratto che da Predda Niedda arriva a Baldinca».

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