Sclerosi Multipla: uno studio su ipoperfusione e rottura dell’endotelio
E’ stato pubblicato sulla rivista scientifica Neuroendocrinology Letters un interessante articolo intitolato “Role of astrocytes in pathogenesis of multiple sclerosis and their participation in regulation of cerebral circulation” (Ruolo degli astrociti nella patogenesi della sclerosi multipla e loro partecipazione nella regolazione della circolazione cerebrale).
Secondo alcuni ricercatori della Università Comenio di Bratislava (Slovacchia), c’è un rischio di infarto miocardico superiore di circa il 30% nei pazienti con diagnosi di sclerosi multipla (SM) rispetto alle persone senza SM. L’aumento del rischio di sviluppo di malattie cardiovascolari è correlato positivamente con i livelli di marcatori sierici di una disfunzione endoteliale, e può dar luogo a una ipoperfusione cerebrale globale. Sembra che queste complicazioni precedano la perdita progressiva di assoni, i cui meccanismi sono complessi e dovrebbero essere collegati a una perdita di recettori adrenergici β2 sugli astrociti delle lesioni demielinizzanti. Conseguenza di questa carenza, la cui causa non è ancora nota, è un calo nel metabolismo energetico degli assoni. Inoltre, la perdita di questi recettori è legata ad una ridistribuzione ridotta di ioni di potassio dagli astrociti, eccitotossicità del glutammato e aumento della concentrazione di ioni di calcio nell’assone con conseguente attivazione di processi necrotici. Secondo gli autori, oltre agli aspetti immunologici dovremmo prendere in considerazione anche i parametri dello stato funzionale dell’endotelio quando viene considerata un’appropriata terapia mirata per il paziente.
Fonte: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25702293
COMMENTO SU TWITTER DEL PROF. PAOLO ZAMBONI (https://twitter.com/zambo57/status/575953651103105024) :
“L’ipoperfusione cerebrale nella sclerosi multipla (SM) rompe l’equilibrio astrociti-endotelio e promuove la neuro degenerazione”.