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Italia, un bimbo su 5 vive solo con la mamma. Familydea, campagna di raccolta 5 per 1000 per pagare asilo e cure ai figli di mamme sole e disoccupate

imagesVerranno assegnati buoni acquisto da 250 euro a testa per servizi di welfare per prima infanzia, assistenza ai genitori non autosufficienti, cure odontoiatriche e oculistiche

(Bolzano – 31 marzo 2015) – Il 5 per 1000 per pagare l’asilo ai figli delle mamme sole e disoccupate: basta una semplice firma per aiutare madri in difficoltà. Sono loro le destinatarie della campagna per la donazione del 5 per 1000 lanciata da Familydea (qui il link per l’apposita pagina web), portale di servizi certificati per le famiglie, su tutto il territorio nazionale. Basterà indicare il il codice fiscale di Altridea Onlus, la cooperativa che ha creato il progetto www.familydea.it : 02729540217.


In Italia oltre il 16% delle famiglie è monogenitoriale, questo dice il censimento del 2011, ma si tratta di un trend in costante aumento, avvicinandosi rapidamente a quota 20%: di queste oltre 9 su 10 sono formate da donne rimaste sole con i propri figli a causa di abbandono, separazione o per una loro scelta. Donne costrette ad acrobazie per far convivere lavoro (quando c’è) e famiglia.

Un buono di 250 euro per mamme sole

Per questo motivo Familydea ha pensato a loro: l’intera somma raccolta servirà per acquistare buoni Day Welfare (voucher personalizzati per accedere a beni e servizi  a sostegno della famiglia e per favorire la conciliazione casa-lavoro) dal valore di 250 euro ciascuno: il buono potrà essere usato per pagare la retta dell’asilo del figlio, la badante del genitore oppure le spese odontoiatriche. Entro 30 giorni dalla fine delle donazioni verranno aperti i termini per fare domanda, esclusivamente per mamme sole, con figli fino a 3 anni, e disoccupate in cerca di lavoro. Ci sarà tempo 30 giorni per inoltrare la propria richiesta per il buono dopo di ché, accertati i requisiti, una commissione formata da partner di Familydea valuterà le domande sulla base di 3 criteri:

  1. ordine cronologico di presentazione della domanda.
  2. numero di figli a carico.
  3. presenza o meno di genitori anziani non autosufficienti.

Il buono potrà essere utilizzato per:

  • servizi per la prima infanzia.
  • servizi di assistenza ai genitori anziani non autosufficienti.
  • servizi per cure odontoiatriche e/o oculistiche.

«Chiediamo trenta secondi del vostro tempo e una firma per aiutare mamme in situazione di difficoltà: un piccolo gesto che per loro può significare moltissimo – spiega Paolo Tanesini, cofondatore con Fabio Valente e Basilio Bentivegna di Familydea –. Durante il nostro lavoro quotidiano ci capita sempre maggiormente di aiutare donne, spesso giovani, che devono gestire da sole figli piccoli e nel frattempo cercare un lavoro, che troppe volte viene negato proprio per la presenza di figli da accudire. Una situazione inaccettabile: abbiamo quindi pensato a loro per la campagna del 5 per 1000, aiutandole in maniera concreta, raccogliendo denaro che diventerà per loro servizi utili nell’organizzare al meglio la vita di tutti i giorni. Destinare il 5 per 1000 non costa niente al cittadino: si tratta di solamente di cambiare destinazione ad una piccola parte delle proprie tasse pagate allo Stato».

Donare non costa niente: ecco come fare

L’espressione 5 per 1000 indica la possibilità di destinare parte delle proprie tasse a una Onlus. Di ideazione relativamente giovane, il 5 per 1000 è stato istituito dalla legge finanziaria del 2006. Come detto è una donazione, su base volontaria del contribuente, di una percentuale della propria quota Irpef per il sostegno di particolari enti no profit, di finanziamento della ricerca scientifica, universitaria e sanitaria.

È importante ricordare come la donazione del 5 per 1000 non costi niente: si tratta infatti di una parte delle proprie tasse da pagare (in questo caso l’Irpef, appunto). La somma ovviamente va pagata comunque: se non si destina il 5 per 1000 l’intera cifra andrà quindi allo Stato. Il 5 x 1000 non è quindi una tassa in più e non è deducibile come donazione.

Se avete l’obbligo della dichiarazione dei redditi per donare dovete cercare la sezione  SCELTA PER LA DESTINAZIONE DEL 5 PER MILLE DELL’IRPEF, mettere la firma  sul riquadro “SOSTEGNO DEL VOLONTARIATO E DELLE ALTRE ORGANIZZAZIONI NON LUCRATIVE DI UTILITA’ SOCIALE…” e scrivere sotto il codice fiscale di Altridea Onlus, la cooperativa che ha creato il progetto Familydea: 02729540217.

Il termine per presentare la dichiarazione dei redditi  attraverso un 730 per l’anno in corso è il 7 luglio. Se invece si utilizza il Modello Unico, c’è tempo fino al 30 giugno per la consegna in un ufficio postale o il 30 settembre per l’invio telematico.

Anche se non si deve presentare la propria dichiarazione dei redditi si può donare il proprio 5 per 1000. Basta avere ricevuto il CU (il nuovo nome dei vecchi CUD) e recarsi in un ufficio postale o in un CAF, consegnando – senza costi – la scheda relativa alla destinazione del 5×1000 allegata al modello CU debitamente compilata e firmata entro lo stesso termine di scadenza previsto per la presentazione della dichiarazione dei redditi del Modello Unico.

 

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