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Profughi: nuovo hub gestito da Progetto Arca – Foto

 Fondazione Progetto Arca onlus è impegnata sul fronte dell’accoglienza dei profughi in transito dall’ottobre 2013, ovvero dall’inizio del grande esodo di massa che Milano vede quotidianamente nel passaggio delle decine di migliaia di uomini, donne e bambini scappati da Paesi dimenticati.

Oltre ad accogliere ogni giorno centinaia di famiglie e singoli nei centri di via Aldini e via Mambretti (proprietà del Comune di Milano e gestiti da Progetto Arca, in zona Quarto Oggiaro), la fondazione dal 16 maggio gestisce la prima accoglienza dei profughi nell’hub della Stazione Centrale.

Ogni giorno, 7 giorni su 7, dalle ore 14 alle 22 (o fino all’ora in cui terminano gli arrivi e le registrazioni dei migranti, spesso verso mezzanotte); 5 operatori e 10 volontari – capaci di entrare in relazione con le persone parlando inglese, francese, arabo e tigrino – provvedono con acqua e cibo alle centinaia di persone in arrivo ogni giorno, in attesa di accompagnarle nei centri di accoglienza. Sono questi i numeri di Progetto Arca nella gestione di questa prima accoglienza.

Il presidente Alberto Sinigallia: “Dato il flusso continuo di profughi in transito a Milano proseguiamo giorno dopo giorno nel nostro lavoro mettendo in campo ogni risorsa di cui disponiamo per offrire insieme ai partner con cui lavoriamo, sempre più umanità e competenza alle persone che accogliamo e sicurezza ai cittadini con cui veniamo in contatto. In quest’ottica certamente la nuova sistemazione dell’hub negli spazi del Dopolavoro Ferroviario ci permette di offrire un’accoglienza sempre più valida e adeguata a coloro che arrivano affaticati, spaesati e bisognosi di spazi in cui respirare, comprendere, organizzarsi e fidarsi, accettando la nostra ospitalità, in particolare penso ai bambini per cui abbiamo allestito uno spazio dedicato”.

E ancora: “Fondamentale e incredibile è la rete spontanea di associazioni, organizzazioni e privati che si è costituita e che dà un grande valore aggiunto al singolo lavoro di ognuno di noi”. Alcuni esempi: il contributo di Terre des Hommes con i kit di igiene personale, grandi quantità di acqua, un mediatore culturale e un frasario multilingue per la mediazione culturale; l’assistenza ai bambini della Fondazione L’Albero della Vita e Save the Children; la disponibilità di Informatici senza frontiere che permette ai migranti, con le postazioni pc donate all’hub, di mettersi in contatto con i propri familiari; le donazioni continue da parte di tantissimi cittadini di abiti, scarpe e oggetti per la pulizia personale.

progettoarca.org

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