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Sclerosi multipla: trovate tracce di danno della cellula vascolare

cov200h  E’ stato pubblicato sulla rivista scientifica Journal of the Neurological Sciences un interessante studio intitolato “Blood circulating microparticle species in relapsing-remitting and secondary progressive multiple sclerosis. A case-control, cross sectional study with conventional MRI and advanced iron content imaging outcomes” (Tipi di microparticelle circolanti nel sangue nella sclerosi multipla recidivante-remittente e secondariamente progressiva. Uno studio caso-controllo, basato su un campionamento trasversale, con RM convenzionale e risultati di imaging avanzato sul contenuto di ferro).

Secondo alcuni ricercatori americani, sebbene la sclerosi multipla (SM) sia pensata per rappresentare una risposta immunitaria eccessiva e inadeguata a diversi autoantigeni del sistema nervoso centrale (SNC), una crescente evidenza suggerisce anche che la SM può anche essere una malattia infiammatoria neurovascolare, caratterizzata da attivazione endoteliale e perdita di microdomini della membrana delle cellule detti “microparticelle” nella circolazione.

L’obiettivo dello studio era stabilire la relazione tra questi marcatori endoteliali e la sclerosi multipla.

E’ stata esaminata la relativa abbondanza della produzione di microparticelle CD31 (+) / PECAM-1, CD51 (+) CD61 (+) (αV-β3) e CD54 (+) (ICAM-1) nel siero di soggetti sani, pazienti con SM recidivante remittente, e SM secondariamente progressiva. E’ stata anche studiata la correlazione tra i livelli circolanti di diversi tipi di microparticelle nella SM con la RM convenzionale (volumi di lesioni T2 e T1 e atrofia cerebrale), e anche con modalità innovative di RM [valutazione del contenuto di ferro sull’imaging a suscettibilità pesata (SWI) – fase filtrata].

Sono state trovate differenze dei livelli di microparticelle circolanti tra i gruppi con SM, e diversi tipi di microparticelle (CD31 (+) / CD51 (+) / CD61 (+) / CD54 (+)) sono risultate correlate con le caratteristiche della RM tradizionale e SWI della SM.

Al termine dello studio, secondo gli autori, questi risultati indicano che i profili di microparticelle circolanti nella SM possono sostenere ruoli meccanicistici per lo stress e le lesioni micro vascolari, che sono un contributore basilare non solo nell’inizio e nella progressione della SM, ma anche nelle risposte pro-infiammatorie.

Fonte: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26073484

COMMENTO SU TWITTER DEL PROF. PAOLO ZAMBONI: (https://twitter.com/zambo57/status/621395819317620736)

“Tracce di danno della cellula vascolare nella Sclerosi Multipla: il delitto imperfetto”

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Alessandro Rasman

Alessandro Rasman, 49 anni, triestino. Laureato in Scienze Politiche, indirizzo politico-economico presso l'Università di Trieste; è malato di sclerosi multipla, patologia gravemente invalidante, dal 2002. Per Mediterranews cura una speciale rubrica sulla sclerosi multipla.

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