Italia

Attacco hacker al sito Ashley Madison

. Un altro colpo alla privacy di milioni di cittadini?

Anche Ashley Madison cade nella trappola degli hacker. Ora tremano i 37 milioni di iscritti al sito di incontri più famoso al mondo, per persone impegnate o sposate in cerca di avventure. Un gruppo di hacker ha rubato e fatto trapelare alcuni dati personali degli utenti: per ora sono solo 40 megabyte. Ma i pirati della rete sostengono di avere accesso all’intero database e minacciano di rendere pubbliche tutte le informazioni, comprese quelle relative ai numeri di carta di credito e preferenze sessuali.

Gli hacker vogliono la chiusura del sito, il cui motto è “la vita è breve, trova una relazione”, di proprietà di Avid Life Media, una società canadese che controlla anche Cougar Life ed Established Men. La violazione è stata confermata dalla società: “Ci scusiamo per l’intrusione criminale nelle informazioni dei nostri clienti”, ha affermato Avid Life Media in un comunicato.Il gruppo di hacker avrebbe deciso di pubblicare i dati perché Ashley Madison, a loro parere, ricatta i clienti: il sito, spiegano, offre gratuitamente agli utenti i servizi-base, ma poi chiede 19 dollari per la cancellazione definitiva delle loro informazioni dai server, mentre gratuitamente si possono solo ‘nascondere’.Se è probabile che il rischio che gli hacker potrebbero penetrare nei programmi utilizzati dai clienti Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti” evidenzia come tale colpo, sia l’ennesimo che riguarda i dati di milioni di clienti di un sito, che offre un servizio d’appuntamenti unico nel suo genere, specifico per persone sposate in cerca di una relazione extra coniugale, con ciò manifestandosi l’evidenza che la privacy e i dati di milioni di cittadini siano costantemente esposti a questi attacchi nonostante le rassicurazioni di questi colossi  commerciali.Ancora una volta ritorna, quindi, torna all’ordine del giorno la questione dei sistemi di sicurezza dei dati informatici ed ancora una volta lo “Sportello dei Diritti”, ribadisce ai consumatori di stare sempre attenti ai propri dati, e di adottare quelle semplici accortezze come quella di utilizzare password diverse per account diversi e di cambiarle regolarmente.Un altro consiglio è quello di tenere d’occhio sempre il proprio conto e di denunciare immediatamente all’autorità e alla propria banca ogni anomalia per ottenere la restituzione dell’eventuale maltolto.

Lecce, 20 luglio 2015                                                                                                                                                                                            

Giovanni D’AGATA

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