Salute

Dall’Ice Bucket Challenge uno studio su SLA e TDP-43

Importante svolta per la ricerca scientifica, grazie alla iniziativa benefica Ice Bucket Challenge, i secchi di acqua ghiacciata che nel 2014 hanno imperversato nel web e nel mondo reale, qualcosa è cambiato.

Per chi non se lo ricordasse la Ice Bucket Challenge era stata lanciata nel 2014 e grazie ai social la diffusione era stata così virale da riuscire a raggiungere moltissime persone in pochi giorni, un pò tutti avevamo partecipato a partire dalle Star di Holliwood.

Parecchi erano stati i dollari raccolti a favore della ricerca sulla sclerosi laterale amiotrofica  anche detta Sla. Grazie a 220 milioni di dollari raccolti negli Usa e ai 106 milioni di euro donati all’Asl Association qualcosa è cambiato infatti è stata fatta una nuova ricerca i cui dati sono stati raccolti in un articolo su Science.

 

Nel rivoluzionario studio americano capitanato da  Philip Wong si sarebbe approfondito una proteina particolare, nota un pò a tutti coloro che si occupano di SLA,   TDP-43 utile a  “decodificare” il Dna, nell’insorgenza della malattia.

Che la Sla fosse originata una proteina impazzita non è una grande novità ma la rinnovata scoperta diventa importante infatti un accrescimento della TDP-43 crea dei grumi all’esterno del nucleo delle cellule cerebrali è questo probabilmente il motivo per cui insorge la SLA.

 

Oggi lo staff di ricerca america cerca un modo, una cura, un metodo per  poter trovare la giusta risoluzione ad un quadro clinico che dopo l’insorgenza diventa sempre più grave.

Hamlet

"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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