Appalti pubblici in Sardegna : primi nove mesi 2015
In Sardegna appalti pubblici in aumento nei primi 9 mesi del 2015: crescono i bandi di gara ma diminuisce il loro valore
Tra gennaio e settembre 2015 sono state bandite 900 gare (+10% rispetto all’anno precedente) per un valore complessivo di 560 milioni (-6,7% rispetto al primi sei mesi del 2014)
Con 468 aggiudicazioni censite e un valore complessivo pari a 390 milioni, il mercato segna una flessione del 21% e 16% rispetto ai primi nove mesi del 2014
La maggior parte dei bandi sono ancora inferiori al milione: 714 per un importo complessivo di 138 milioni (aumento del 13% dell’11% rispetto a numero e spesa in gara un anno prima).
I lavori più piccoli sfiorano il 92% del numero complessivo delle opere in gara e il 25% della spesa
L’importo medio delle gare si riduce da 840mila a 720 mila euro
Crescono gli appalti banditi dalle amministrazioni territoriali: 870 per un valore di 455 milioni. I Comuni continuano ad essere i principali committenti con l’80% delle gare e il 50% delle risorse
Tra le province Nuoro è quella più dinamica con un aumento del numero e delle risorse messe in gara. A Sassari e nel Campidano cresce la spesa ma diminuiscono i bandi
Porcu e Zanda (CNA): La situazione è in miglioramento ma permane una estrema fragilità e volatilità del mercato. Accelerare la spesa del piano infrastrutture e rimuovere i vincoli del patto di stabilità per gli enti locali la condizione per rilanciare il mercato nel 2016
Sono stati poco meno di 900 i bandi di gara pubblicati nei primi nove mesi del 2015 per realizzare opere pubbliche in Sardegna, per una spesa complessiva di quasi 560 milioni. Dopo un lento avvio d’anno grazie ad una accelerazione dell’attività nel periodo recente, in particolare tra luglio e settembre, il numero della gare promosse è cresciuto del 10% rispetto ai primi nove mesi del 2014. La spesa risulta però ancora in flessione (-6,7%), anche se con un calo più contenuto rispetto alla prima metà dell’anno, quando la riduzione della spesa era ben più importante (-17%) e il numero stagnante.
D’altro canto si deve osservare che il 2014 ha rappresentato l’anno più modesto nel corso degli ultimi tredici anni con poco più di 1.000 gare censite (sul fronte economico si è speso di meno solo nel 2013 con 702 milioni). Pertanto la crescita numerica registrata nel 2015 deve essere giustamente interpretata alla luce del modestissimo risultato dello scorso anno, così come risulta più preoccupante la flessione della spesa.
«Permane una situazione di estrema fragilità e volatilità del mercato, che continua a manifestare gli effetti della difficile congiuntura economica, con i problemi persistenti di tagli alle risorse delle amministrazioni pubbliche», evidenziano Francesco Porcu e Mauro Zanda, rispettivamente Segretario regionale della Cna Sardegna e Presidente della Cna Costruzioni. «Accelerare la spesa del piano infrastrutture e rimuovere i vincoli del patto di stabilità per gli enti locali sono la condizione per rilanciare il mercato nel 2016».
Le dimensioni degli appalti
L’analisi mostra un rafforzamento dei piccoli e medi lavori: sotto la soglia di un milione la domanda è in crescita: con 714 gare e 138 milioni il mercato aumenta del 13% dell’11% rispetto a numero e spesa in gara un anno prima. Sopra tale soglia invece sono evidenti i segni di difficoltà per il mercato regionale che perde 16 gare e 53 milioni riferiti a interventi più grandi. In particolare molto penalizzato il taglio di opere tra 15 e i 50 milioni (da 8 per 252 milioni a tre per 82 milioni). Aumentano però le opere sopra i 50 milioni, totalmente assenti nei primi nove mesi del 2014, mentre ne sono state promosse due nel 2015, entrambi riguardanti il settore dell’edilizia sanitaria. Il risultato è una riduzione complessiva dell’importo medio, da 840 a 720 mila euro, e un rafforzamento del peso dei lavori più piccoli, che sfiorano il 92% del numero complessivo delle opere in gara e il 25% della spesa.
I committenti
La crescita numerica registrata nei primi nove mesi del 2015 trova riscontro in un’importante ripresa dell’attività delle amministrazioni territoriali che complessivamente hanno mandato in gara quasi 870 lavori, contro i 770 del periodo corrispondente del 2014. Le amministrazioni territoriali hanno visto crescere anche la spesa in gara, passata da meno di 410 a 455 milioni, il 12% in più. Ai Comuni spetta l’80% del numero complessivo delle gare promosse dal gruppo, per meno del 50% delle relative risorse. Sul fronte economico infatti si segnala il gruppo degli Enti per la Sanità: nel periodo in esame hanno promosso tre gare (delle 11 totali) di importo unitario superiore a 30 milioni, che da sole ammontano a 164 milioni. In particolare si tratta di quella per l’ampliamento del complesso ospedaliero universitario di Sassari (77 milioni), di quella per la realizzazione del nuovo ospedale di San Gavino Monreale (54 milioni) e di quella per l’ampliamento dell’attuale Policlinico di Monserrato (34 milioni). Tra gli altri enti territoriali positivo il bilancio anche per la Regione che, con 44 gare e 3,5 milioni, vede crescere la domanda del 57% e più del 200% rispetto a numero e spesa in gara un anno prima.
Le Aziende Speciali e le Province chiudono invece il periodo più recente con una riduzione generalizzata della domanda: le Aziende Speciali soprattutto vedono crollare il numero delle gare promosse, da 49 ad appena 8, per una spesa che scende da 142 a poco più di 11 milioni. Tassi negativi più contenuti, ma comunque superiori al -50%, per le Amministrazioni provinciali, attive nel periodo con solo 21 interventi promossi per meno di 6 milioni di risorse andate in gara.
Ancora in difficoltà le grandi committenze che hanno mandato in gara 29 interventi (42 un anno prima) e poco più di 100 milioni (più di 190 nel periodo corrispondente del 2014) per effetto di una attività assai modesta dell’Anas e delle Ferrovie (lo scorso anno il gruppo gestore della rete stradale aveva promosso 25 interventi per quasi 170 milioni, contro 8 piccoli interventi mandati in gara nel 2015. Le Ferrovie sono presenti nell’anno in corso con una sola gara (3 nel 2014) per appena 2 milioni). Sostiene il gruppo, senza però invertire la tendenza generale, l’Amministrazione Centrale, che nei primi nove mesi dell’anno ha nettamente migliorato il risultato del 2014, grazie a 20 interventi per quasi 98 milioni.
Le province
La crescita del numero delle gare riguarda i territori di Nuoro, Oristano, Cagliari e l’Ogliastra, che assorbono la frenata delle iniziative promosse nel nord dell’isola, in particolare nei territori di Sassari e Olbia-Tempio e poi nel Campidano. Stabile invece l’attività nel Sulcis.
Bandi di gara di opere pubbliche in Sardegna – I mercati provinciali – Importi in migliaia di euro
Gennaio-Settembre 2014 | Gennaio-Settembre 2015 | Variazione % | ||||
Numero* | Importo | Numero* | Importo | Numero* | Importo | |
Sassari | 128 | 89.622 | 110 | 135.816 | -14,1 | 51,5 |
Nuoro | 84 | 34.153 | 151 | 62.943 | 79,8 | 84,3 |
Cagliari | 208 | 259.111 | 244 | 205.625 | 17,3 | -20,6 |
Oristano | 126 | 42.529 | 158 | 31.290 | 25,4 | -26,4 |
Olbia-Tempio | 91 | 30.703 | 60 | 18.031 | -34,1 | -41,3 |
Ogliastra | 48 | 79.745 | 52 | 12.011 | 8,3 | -84,9 |
Medio-Campidano | 73 | 37.957 | 68 | 70.235 | -6,8 | 85,0 |
Carbonia-Iglesias | 54 | 25.483 | 54 | 23.420 | 0,0 | -8,1 |
SARDEGNA | 812 | 599.303 | 897 | 559.371 | 10,5 | -6,7 |
ITALIA | 12.711 | 21.620 | 13.272 | 17.634 | 4,4 | -18,4 |
Fonte: Cna Costruzioni Sardegna
* Sono compresi i bandi con importo non segnalato
Nuoro è senza dubbio la provincia più dinamica: in questo territorio alla crescita numerica si accompagna una evoluzione positiva delle risorse in gara (+84%). Cresce la spesa anche a Sassari e nel Campidano ma in combinazione con una riduzione del numero delle gare. In tutti gli altri territori il bilancio economico è negativo. Il risultato più penalizzato riguarda Olbia-Tempio, dove insieme alla pesante battuta d’arresto del numero si somma una riduzione del 41% del valore delle opere mandate in gara.
Le nuove procedure di affidamento
Una chiave di lettura diventata ormai fondamentale per seguire l’evoluzione recente del mercato delle opere pubbliche è quella del sistema di realizzazione dei lavori. Come noto, il mercato delle opere pubbliche dal 2000 a oggi si è profondamente modificato, con l’entrata in scena di nuove procedure di affidamento e nuovi meccanismi di selezione delle imprese: il project financing, l’introduzione della figura del contraente generale, l’appalto integrato, e più di recente la locazione finanziaria immobiliare in costruendo e il contratto di disponibilità. Tra gennaio e settembre 2015 il mercato complesso e del PPP (Partenariato-Pubblico-Privato) è rappresentato da 175 gare (solo 9 in meno di quante totalizzate in tutto il 2014) per 139 milioni di euro. Rispetto al periodo corrispondente del 2014 si tratta di una crescita numerica del 14%, più importante rispetto alla dinamica, comunque espansiva, dei mercati tradizionali. In termini economici il risultato del 2015 è all’insegna di un ridimensionamento delle risorse in gara, pari a 12%, in questo caso peggiorando il risultato registrato dall’altra componente del mercato delle opere pubbliche.
Le aggiudicazioni
La fragilità del settore pubblico risulta confermata dal risultato totalizzato dal mercato delle aggiudicazioni, che presenta indici tutti in calo nei primi nove mesi del 2015. Con 468 aggiudicazioni censite e un valore complessivo a base di gara pari a 390 milioni, il mercato segna una flessione del 21% e 16% rispetto ai primo nove mesi del 2014. Un risultato che arriva dopo il parziale recupero avvenuto nel 2014, quando in termini numerici le gare aggiudicate erano cresciute del 28%. Tra le principali aggiudicazioni censite nel 2015 si segnalano tre gare promosse dall’Anas, di importo superiore a 20 milioni, relative rispettivamente ai seguenti lavori: ammodernamento e di adeguamento nel tratto compreso tra il km 23+885 ed il km 32+412 della SS131 (46 milioni l’importo a base di gara), aggiudicata a Tirrena Scavi Spa; completamento dell’itinerario in variante alla attuale SS125 tra Cagliari e Tortolì (42,2 milioni), aggiudicata a De Sanctis Costruzioni Spa; completamento del lotto4 , stralcio 2, della SS125, tronco Tertenia – Tortolì (28,7 milioni), aggiudicata a Oberosler Cav. Pietro Spa.