AGENZIA DELLE ENTRATE, BLOCCO DELLE ASSUNZIONI:
RIAMMESSI 300 RICORRENTI AL CONCORSO
Accolte il ricorso dello Studio Leone sulle illegittimità del bando e le irregolarità nello svolgimento delle prove scritte
Giustizia è fatta per i quasi 300 ricorrenti al concorso per il reclutamento di 892 funzionari dell’Agenzia delle Entrate. Il Presidente della terza sezione del Tar Lazio, infatti, ha accolto le loro istanze cautelari basate sulle illegittimità del bando e le irregolarità rilevate durante la prima e la seconda prova.
LE IRREGOLARITÁ AL CONCORSO
I ricorsi, presentati dal gruppo coordinato dall’avvocato Francesco Leone, si basavano su diverse irregolarità quali la mancanza di una graduatoria unica, lo svolgimento delle prove in più giorni, la mancanza di controlli all’ingresso dei padiglioni, la non predisposizione di buste ove inserire e sigillare gli elaborati, il mancato rispetto delle norme contenute nel testo unico dei concorsi pubblici. In particolare, la previsione di una soglia di idoneità troppo alta, aveva già causato in passato la sconfitta dell’Agenzia delle Entrate in altri ricorsi presentati.
BLOCCO DELLE ASSUNZIONI
Dopo la pronuncia del TAR, circa 300 ricorrenti parteciperanno nei prossimi giorni al tirocinio, riprendendo così l’iter concorsuale interrotto e stravolgendo di fatto il concorso dell’Agenzia. Infatti i riammessi dovranno svolgere il tirocinio di sei mesi previsto dal bando e gli altri candidati dovranno attendere questo periodo prima di sapere se la loro assunzione si concretizzerà oppure no. Un grosso disagio per i quasi mille partecipanti alla “maratona concorsuale”.
UN CASO CHE FA GIURISPRUDENZA
Nei mesi scorsi l’Agenzia aveva minacciato querele per diffamazione nei confronti dello Studio Leone, che oggi dimostra la fondatezza delle proprie argomentazioni: il TAR del Lazio, infatti, in base ai decreti dal n.5626 al n.5633, ha stabilito la riammissione dei ricorrenti, sancendo un’importante vittoria per lo Studio Leone e i giovani che ad esso si sono affidati.