Art Bonus: mecenati piccoli e grandi la forza del BelPaese
L’Italia è un Paese ricco, probabilmente non di moneta ma d’Arte e lo sanno bene i migliaia di turisti che ogni anno arrivano nel BelPaese da ogni angolo di Pianeta. Da sempre l’Arte accompagna la vita degli Italiani, in ogni angolo, in ogni città, paese o borgo c’è qualcosa d’artistico da salvaguardare e tutelare ma mancano spesso i fondi ed allora ecco che nasce una nuova soluzione: Art Bonus, una sorta di immenso crowdfounding benefico rivolto all’Arte italiana.
Una operazione benefica e culturale che diventa importante e fondamentale per conservare e tutelare il patrimonio di beni culturali, un modo per conservare l’identità e trasmetterla ai posteri.
Un tempo a tutelare l’Arte ci pensavano i mecenate, oggi oltre alle fondazioni ci iniziano a pensare i cittadini che aderiscono all’Art Bonus.
L’Art Bonus non è solo una azione positiva e benefica tesa a tutelare l’arte ma diventa anche una azione positiva verso i propri redditi infatti una donazione liberale in denaro può essere fatta a favore del patrimonio culturale in base alla legge n. 106 del 2014 e può essere inserita nella propria dichiarazione di reddito.
Se si dona per l’Arte di ha un credito di imposta del 65 %! Una somma importante anche per il risparmio personale. Fare la donazione è molto semplice infatti basta un versamento con causale Art Bonus sulla ricevuta, tutti i versamenti sono gestiti in modo trasparente sul portale appositamente realizzato, nel sito si possono anche vedere i progetti che necessitano di sostegno in modo da poter scegliere dove donare e a chi donare, con un click sul portale istituzionale www.artbonus.gov.it (gestito da Arcus S.p.A), navigando al’interno del portale si scopre ad esempio che in Lombardia ci sono tantissimi mecenate invece in Sardegna sembrano essere assenti, così come si può vedere l’andamento dei progetti e parecchi dati interessanti oltre che curiosi.
All’Art Bonus possono partecipare tutti sia i cittadini lavoratori dipendenti o pensionati ma anche le persone giuridiche come imprenditori, negozi, partite iva e freelance, se sino ad ora solo grandi aziende hanno contribuito al recupero e al mantenimento di beni storici e culturali della nostra incantevole Italia adesso anche zia Maria o il signor Rossi potranno essere fieri di quel pezzo di mosaico antico perfettamente custodito al museo.