URLES: unità di ricerca letteraria sperimentale
Non si può dire che sia una classica ricerca letteraria, sia pur sperimentale, poiché quando scrivo non mi prefiggo obiettivi o schemi di alcun tipo, ma, a cose fatte, le mie pagine rientrano a pieno titolo in questi parametri.
Non c’è nessun confine o limitazione concettuale alla mia scrittura se non quello che si è formato nella mia testa negli anni passati a leggere libri, a parlare con le persone, a meditare sulle idee, lasciando depositare la materia acquisita, gli orizzonti oscuri, i fili interrotti… Quello che viene percepito dai miei sensi è acquisito o rifiutato secondo criteri immediati o azioni successive, nel caos naturale di processi lenti.
Posso forse interpretare come “pensiero ozioso” oppure come “pensiero immediato” i vari tipi di risposta alla introiezione del percepito che può venire elaborato velocemente e generare un pensiero immediato oppure elaborato nel tempo e suscitare un pensiero ozioso.
Entrambi i tipi di pensiero sono risultati di un paesaggio mentale formato e strutturato che non esclude trasformazioni e integrazioni continue. Si può dire che l’elaborato letterario spurio viene formandosi provvisoriamente sulla carta in maniera sperimentale perché privo di obiettivi e di tracce già definite.
Questo nelle intenzioni: si tratta di valutare a posteriori la corrispondenza di questa interpretazione con la mia produzione letteraria.
28/5/2016
Bruno Chiarlone Debenedetti