Comunicati Stampa

Coisp contro accorpamento Forestale con Arma dei Carabinieri

 “Dal Capo della Polizia il coraggio della verità, il risultato contabile non si può raggiungere con grave abuso sui lavoratori”

“Certamente diciamo sì all’efficienza, sì al taglio degli sprechi. Ma mai e poi mai diremo sì al sacrificio dell’eredità di professionalità e competenze che gli uomini e le donne dei vari Corpi che operano nello Stato hanno messo insieme con anni e anni di sacrifici. E meno che mai potremo acconsentire che si calpestino le libertà ed i diritti conquistati in un tempo ancor più lungo e sofferto, fra i quali la smilitarizzazione rappresenta il diamante più prezioso. Ci battiamo da mesi per dire che il risultato contabile non si può in alcun caso raggiungere con operazioni che rappresentano un gravissimo abuso sui lavoratori. Sappiamo che non siamo i soli a pensarla così, ma oggi è sempre più raro sentire qualcuno che ha il coraggio di dire le cose come stanno senza badare all’opportunità politica di assumere determinate posizioni, anche se si tratta di posizioni in difesa dell’identità, dell’integrità e della professionalità dei più fedeli Servitori dello Stato. Franco Gabrielli lo ha fatto, con ciò confermando ulteriormente l’immagine di assoluta affidabilità che ci ha dato fin da subito. E lo ha fatto su un argomento spinoso quanto fondamentale: l’ipotesi dell’accorpamento del Corpo Forestale nell’Arma dei Carabinieri, che di fatto concretizza una pericolosissima deriva militarista nell’epoca in cui il mondo intero viaggia nella direzione opposta”.

Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, torna a intervenire contro il progetto di accorpare il Corpo Forestale dello Stato con l’Arma dei Carabinieri, e ribadisce i concetti sostenuti in ogni modo da mesi dal Sindacato Indipendente di Polizia esprimendo, inoltre, il massimo apprezzamento per le affermazioni del Capo della Polizia, Franco Gabrielli, che a proposito della norma della legge Madia che prevede l’accorpamento ha commentato: “Credo che non sia stata una scelta felice, la rispettiamo, ma credo che la forza del nostro sistema sia nella diversità che si fa sintesi, non nelle acritiche, ragionieristiche operazioni di fusione. Quando ero giovane anche io pensavo che fosse economicamente più redditizio fare semplificazioni, ragionieristicamente è perfetto, ma si perde di vista che dietro ogni organizzazione, ogni storia, ci sono dei vissuti e dei saperi. Nel nostro paese la pluralità delle forze di polizia non è un elemento di inciampo, una sottrazione di risorse o un appesantimento del sistema, ma semplicemente una risorsa”.

“Quasi un anno fa – insiste Maccari – abbiamo protestato che tornare all’obbligo di arruolamento militare di personale civile con un salto indietro nel tempo di 100 anni è un colpo di mano che attenta, con concreta durezza, ad un processo di democratizzazione conquistato con il sacrificio e la volontà di uomini e donne che ci hanno preceduto ed hanno avuto la forza di ottenere ciò che davvero la collettività voleva. Imporre oggi nuovamente una volontà di pochi calata dall’alto e diametralmente opposta a quella dei cittadini che si dovrebbero governare nel loro stesso nome rasenta, anzi rappresenta un tradimento gravissimo della funzione di chi svolge ruoli che dovrebbero essere di pubblico servizio. Oggi ripetiamo queste parole con ancora maggiore convinzione, consci come siamo che non è concepibile imporre lo stile di vita personale e professionale di tipo militare a chi militare non è e non vuole essere. Non si può radere al suolo un Corpo come la Forestale e rimescolarne le macerie in un altro Corpo che ha struttura ed organizzazione e modalità operative diverse, perché ciò significherebbe, nei fatti, depauperare un patrimonio di professionalità e competenze di cui un Paese come l’Italia con la sua conformazione e le sue tradizioni non può fare a meno da una parte, ed incidere fortemente anche sulla struttura della stessa Arma dall’altra parte. Imporre la coesistenza fra militari e non militari non farà che creare enormi problemi ad entrambi, con relative enormi problematiche di gestione dello personale. E’ clamorosamente evidente che, ancora una volta, di fronte alle necessità economiche, ai problemi ed alle inefficienze createsi nel tempo a causa soprattutto dell’incompetenza e delle scelte sbagliate della politica, si vogliono applicare soluzioni ancor più sbagliate il cui prezzo ricadrà sulla qualità e sul livello di tutela che si garantiscono ai cittadini, e oltre tutto con l’ennesimo grave abuso su migliaia di onesti e leali lavoratori dello Stato”.

“Ci sembra quasi impossibile, perché non ci siamo più abituati da troppo tempo – conclude Maccari -, che il Capo della Polizia abbia avuto l’onestà intellettuale di chiarire pubblicamente la propria contrarietà a questo folle progetto contrariando l’attuale squadra di Governo che pretende solo posizioni perfettamente allineate. Quella di Gabrielli è una posizione motivata, fondata e massimamente autorevole. Ma siamo certi che anche chi non gode della sua altissima preparazione in materia possa arrivare a comprendere con una certa facilità quanto inopportuno possa essere pensare di imporre a migliaia di lavoratori civili di diventare magicamente militari, e come sia prevedibile che la maggior parte di loro, per non dire tutti, non ci staranno senza colpo ferire”.

Hamlet

"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close
Privacy Policy Cookie Policy