Editoriali

Come mantenere violino, viola e violoncello in perfetta forma

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Gli strumenti a corda sono progettati per durare centinaia di anni, ci sono una serie di violini, viole e violoncelli che sono stati realizzati nei primi anni del 1600 e che sono ancora oggi utilizzati quotidianamente da musicisti professionisti. Allo stesso tempo ci sono alcuni strumenti e gli stessi archetti che vengono usati per suonarli che hanno una durata relativamente breve, questo a causa dell’incuria dei loro proprietari.

Dei circa 1200 strumenti realizzati da Stradivari, solo circa 600 esemplari sono ancora in vita, per questo motivo è bene seguire alcune importanti regole per mantenere nelle migliori condizioni possibili l’investimento nell’acquisto di un violino, viola o violoncello che possa essere.

La pulizia

E’ la base per avere sempre un strumento in buona forma, lo sporco che si accumula danneggia le delicate vernici ed il legno, causando un degrado della qualità nel suono o peggio ancora la rottura dello strumento stesso. La pulizia di un violino, una viola o un violoncello la si fa utilizzando un panno morbido, non peloso, serve per raccogliere la polvere di colofonia che si deposita sul corpo dello strumento appena sotto le corde.

Rimuovere i residui di colofonia è una pratica da fare sempre quando si finisce di suonare, ma volendo anche tra una pausa e l’altra della propria prestazione.

Se questa procedura la si ripete costantemente non dovrebbe essere necessario fare altro per mantenere lo strumento bello pulito, evitando quindi di dover acquistare ed usare smalto o cere pensate per gli strumenti a corda, ma che con l’uso intenso possono comunque degradare la qualità di violini, viole o violoncelli.

Proteggere dai danni

Quando si finisce di suonare, dopo la pulizia, lo strumento va messo subito all’interno della sua custodia, è il miglior modo per proteggerlo dai danni, diretti e indiretti, lasciarlo incustodito da qualche parte, appoggiato su una sedia oppure in un punto dove possa cadere o essere urtato è una delle principale cause che portano al danneggiamento, oltre ad un uso virtuoso dello strumento fatene anche un uso consapevole, proteggetelo perché danneggiarlo vi può costare caro, sia in termini economici che professionali.

La vernice del violino, viola o violoncello, serve per proteggere e aggiungere il suono al legno nudo, l’usura e i danni provocano un degrado delle prestazioni e la necessità di intervento di un liutaio per riparare i danni.

Il sole è un nemico dello strumento, fonti di calore, umidità, temperature troppo basse o troppo alte, colpi accidentali, sono altrettanto pericolosi, possono generare crepe, incurvature, fessure, danni da far riparare e spesso nemmeno i migliori liutai riescono a mettere mano alle situazioni più gravi.

Usare sempre una custodia ben imbottita, ma questo non significa essere sicuri al 100%, prestare molta attenzione al trasporto anche in caso si utilizzi una custodia di qualità, le probabilità di danneggiare lo strumento sono sempre dietro l’angolo.

Tutte le parti dello strumento a corda devono essere protette e sempre controllate, dal ponte che deve trovarsi nella giusta posizione per evitare che possa cadere e rovinare il corpo dello strumento oppure i sintonizzatori, dai pioli che devono serrare le corde di violino, viola e violoncello, mantenendo costante la giusta tensione, non devono scivolare durante l’uso intenso.

Usare sempre corde per violoncello, viola e violino di buona qualità per lo strumento, quelle più economiche possono anche rendere terribile il suono di uno Stradivari, anche se non sono rotte almeno ogni sei mesi vanno sostituite in quanto con il passare del tempo e l’utilizzo perdono reattività, tensione e di conseguenza la qualità del suono si riduce.

L’arco, è parte integrante dello strumento, anch’esso deve essere mantenuto in perfetta forma per funzionare in sintonia con il violino, la viola o il violoncello, allentare i crini dell’archetto dopo ogni utilizzo deve diventare un’abitudine automatica, stringerli troppo potrebbe portare ad incurvare l’archetto con possibile danni del legno e la rottura nel peggiore dei casi.

I crini dell’arco dovrebbero essere sostituiti almeno ogni 6/8 mesi anche se non sono rotti o danneggiati, il pelo invecchia e si allunga perdendo le sue qualità e portando il musicista a dover stringere continuamente l’archetto aumentando la tensione su di esso e poterlo quindi danneggiare.

Come per gli strumenti anche l’archetto soffre la luce del sole diretta e le fonti di calore e freddo.

Mantenere strumento ed arco in perfetta forma aiuta a produrre musica di qualità ad ogni esibizione o performance, risulta più semplice e facile suonare con uno strumento reattivo e meno difficoltoso realizzare la propria musica.

Hamlet

"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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