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pcLa diffusione sempre più rapida delle nella vita di tutti i giorni cambia la mentalità di ognuno di noi insieme con le abitudini e modi di pensare.

L’internet delle cose e in generale le nuove tecnologie promettono di cambiare la nostra vita in meglio, rendendola più facile e più sicura
D’altra parte l’innovazione ha da sempre portato con sé cambiamenti. Pensiamo all’ “invenzione” del fuoco, dell’ agricoltura, della ruota: cosa sarebbe successo se i nostri antenati si fossero rifiutati di cambiare modo di vedere e avessero continuato a raccogliere bacche selvatiche?

Vediamo come l’uomo ha percorso le tappe della sua evoluzione tecnologica.

All’alba della prima guerra mondiale, il mondo era dominato da una fiducia illimitata nel progresso e nella scienza. Questo clima allontanava l’ombra di un imminente conflitto di cui ormai erano evidenti le premesse, a partire dall’emergere di spiccati nazionalismi e dalla generale corsa al riarmo. Era questa l’atmosfera che si respirava al tempo della Belle époque, periodo in cui lo sviluppo tecnologico e industriale generò un clima di euforia e ottimismo, legato alla fiducia di un progresso che appariva inarrestabile; migliorarono le condizioni igenicoabitative, si moltiplicarono i divertimenti, nacque lo sport di massa, mentre i manifesti pubblicitari propagandavano i tanti prodotti dell’industria. Questo rapido mutamento comportò però anche aspetti più problematici, che corrispondevano all’esigenza di aggiornare, assieme alle abitudini quotidiane, anche la mentalità e la morale comune, ma che esprimevano anche l’inquietudine e l’insicurezza dovute alla perdita di valori di riferimento.

Due teorie sconvolsero questo inizio di secolo: le scoperte freudiane nel campo della psicoanalisi e la relatività einsteiniana nel campo della fisica. Entrambe contribuirono a modificare notevolmente il clima culturale del tempo e a far crollare il sistema positivistico, l’una sconvolgendo le credenze in ambito medico, l’altra rivoluzionando la visione del cosmo. Queste teorie hanno profondamente influenzato e condizionato ogni campo del sapere: sui principi della relatività, in effetti, si basa la moderna concezione dell’universo, mentre l’indagine freudiana sull’inconscio e sul flusso di coscienza condizionò il panorama letterario mondiale (esemplari sono le esperienze di Joyce, Proust e Svevo).

Anche l’arte subì gli influssi delle nuove scoperte psicoanalitiche, e il surrealismo ne è una lampante dimostrazione. Questi eccezionali risultati ottenuti in merito alla scienza e alla psicoanalisi contribuirono ad aprire un profondo abisso con la cultura del passato.

In un mondo in continua evoluzione, la digitalizzazione ha assunto poi periodo dopo periodo i contorni di una vera e propria rivoluzione e mi capitato sempre più spesso di sentire persone lamentarsi della tecnologia, accecati dalla paura che, presto o tardi, essa toglierà loro il lavoro.

Cambiare il proprio modo di pensare è la chiave dello sviluppo della nostra società. Grazie a tutte le menti creative che ci hanno preceduto oggi siamo ciò che siamo, da Einstein al piccolo cavernicolo che si accorse che la carne degli animali era più buona se cotta.

Si è convinti che non bisogna vedere la tecnologia come un nemico da combattere, bensì come un alleato con il quale affrontare la vita. Quindi non aver paura della tecnologia e dell’innovazione, lasciati cullare dalla nuova era: l’era digitale.

La tecnologia non va temuta, va assecondata, nella misura in cui essa facilita le nostre scelte quotidiani.

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