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Concorrenza sleale di un dipendente: cosa prevede la legge

Tra le ragioni che possono portare alla sospensione definitiva di un rapporto di lavoro spicca la concorrenza sleale di un dipendente: si tratta di una circostanza delicata, non solo per l’eterogeneità delle situazioni che la possono caratterizzare, ma anche perché la legge in proposito difetta in chiarezza. Il mercato di lavoro può determinare lo spostamento di risorse umane da un’azienda a un’altra: è normale che un impiegato specializzato ambisca a crescere dal punto di vista professionale, o semplicemente a ottenere un aumento di stipendio che la sua impresa non gli può garantire ma un’altra sì. Non sono pochi, inoltre, i casi che vedono un lavoratore dipendente decidere di mettersi in proprio, così da far fruttare le competenze acquisite nel corso degli anni, e magari dare vita a un’attività che andrà a competere nello stesso settore di cui fa parte l’ex datore di lavoro, che quindi si ritrova alle prese con un concorrente in più.

Quando un comportamento di un dipendente può essere definito sleale?

Ci si potrebbe chiedere, a questo punto, quale sia la linea di confine che separa un atteggiamento legittimo da un comportamento che si possa configurare come concorrenza sleale dei dipendenti. Certo è che spesso gli ex dipendenti sono in possesso di conoscenze preziose: per esempio, gli elenchi dei fornitori e i documenti tecnici, ma anche le condizioni di vendita, le informazioni sulla clientela, le tecniche di vendita, le strategie interne, i principi di marketing, e così via. Tutte informazioni relative all’ex azienda, e che possono essere sfruttate in molti modi.

Il riferimento normativo che tutela gli ex datori di lavoro è rappresentato dall’articolo 2105 del Codice Civile, che ha a che fare con il dovere di fedeltà del dipendente in costanza di rapporto, mentre gli articoli 98 e 99 del Codice della Proprietà Industriale tutelano le informazioni aziendali riservate. Nel caso in cui informazioni di questo tipo dovessero venire divulgate in maniera indebita, si andrebbe a violare il divieto di rivelazione di segreto professionale, commettendo un reato che è sanzionato dall’articolo 622 del Codice Penale. Anche l’articolo 2598 del Codice Civile deve essere tenuto in considerazione: esso coinvolge il concorso del datore di lavoro nuovo nella violazione dell’obbligo di fedeltà da parte dell’ex dipendente. Se vengono diffuse notizie false a proposito dei prodotti messi in commercio o delle attività svolte dall’ex datore di lavoro, inoltre, si mette in atto un comportamento denigratorio che è ritenuto lesivo.

Cosa dice la legge sui dipendenti sleali

Le fonti normative in proposito, insomma, sono molto eterogenee. Dal Codice Civile alla Costituzione, passando per il Codice della Proprietà Industriale, lo Statuto dei Lavoratori e il Codice Penale, sono molti i riferimenti da valutare. Di certo l’articolo 4 della Costituzione garantisce la libertà del lavoro: ma l’ex dipendente è tutelato anche da un altro precetto costituzionale, che è quello relativo alla libertà di iniziativa economica, sancito dall’articolo 41. Ancora, lo Statuto dei Lavoratori e la legge sulla privacy intervengono a proposito della raccolta delle prove di abuso del segreto aziendale: tali prove possono essere acquisite unicamente accedendo all’indirizzo di posta elettronica aziendale dell’ex dipendente.

La violazione del segreto professionale si verifica, invece, nel momento in cui si sfruttano delle informazioni aziendali con l’intento di danneggiare l’attività per la quale è stato offerto il proprio contributo. Il segreto professionale, di solito, è protetto dal contratto di lavoro: ecco perché gli esperti del settore raccomandano di inserire nel contratto una clausola che assicuri il segreto in ogni condizione e in ogni momento. Infine, va ricordato che anche l’appropriarsi di uno spazio di mercato in modo non legittimo è un comportamento non leale, se ciò si verifica sfruttando gli investimenti pubblicitari e gli sforzi organizzativi sostenuti dal datore di lavoro precedente.

Hamlet

"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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