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Cosa fare a Fuerteventura in una settimana

Fuerteventura è la destinazione ideale per gli amanti della natura selvaggia: non c’è bisogno di essere animati da uno spirito coraggioso o spregiudicato, però, per ammirare le bellezze di quest’isola, che fa parte dell’arcipelago delle Canarie. A rendere così spettacolari i suoi paesaggi sono le sue origine vulcaniche: non è un caso che di recente questo territorio sia stato eletto dall’Unesco Riserva Mondiale della Biosfera. In effetti, i 340 chilometri di costa su cui si sviluppano oltre 150 spiagge caratterizzate da sabbia bianca e dorata sono sinonimo di bellezza e di poesia: se a questo scenario si aggiungono il clima mite e dolce di cui si può beneficiare tutto l’anno e le acque cristalline di un oceano quasi trasparente, è davvero difficile resistere all’impulso di trasferirsi armi e bagagli da queste parti. Anche in una settimana da turisti, comunque, c’è tutto il tempo per divertirsi e per rilassarsi.

Le spiagge di Fuerteventura

Dopo aver individuato le migliori offerte su Alpitour.it e aver scelto un alloggio, una volta arrivati a Fuerteventura non si può che andare alla scoperta delle spiagge più affascinanti di questa località. A cominciare, per esempio, da quella di El Cotillo, dove ci si può scatenare salendo su una tavola da surf o prendendo lezioni di kitesurf. Negozi e ristoranti costellano i dintorni del centro, mentre sul porto nuovo incombe una fortezza dalla cui cima si può godere di una visuale straordinaria, specialmente con le luci del tramonto. Un prodotto tipico di quest’isola è l’aloe vera, ed è facile rendersene conto entrando in uno dei tanti negozi del posto: dai gel agli oli, dagli spray alle creme, sono davvero numerosi i prodotti realizzati con gli estratti di questa pianta.

Dopo aver ammirato le bellezze di El Cotillo, ci si può spostare in direzione della Playa de la Concha, che ha il pregio di essere totalmente riparata dal vento: ciò vuol dire, tra l’altro, che il mare è quasi sempre calmo. Merito della scogliera naturale che protegge questa insenatura, contraddistinta da una peculiare forma a ferro di cavallo. Non lontano da qui, ci sono le tante spiaggette della zona denominata Los Lagos: anche in questo caso, sabbia bianca e, soprattutto, un mare piatto in cui immergersi senza timore.

Il parco naturale di Los Lobos

Un’altra delle mete obbligate di un viaggio di una settimana a Fuerteventura è il parco naturale di Los Lobos, a cui si giunge con il traghetto da Corralejo nel giro di un quarto d’ora. Ancora, vale la pena di segnare in agenda il nome di Playa de la Calera, un isolotto con un solo chiringuito, dove la quiete regna sovrana. Tornando a Corralejo, ecco le Grandes Playas, che si alternano su un tratto di costa così ampio da sembrare quasi infinito. Le folate di vento nel corso del tempo hanno dato vita a dune di sabbia, ma l’aspetto più curioso è che si tratta di sabbia giunta dal Sahara. E proprio il vento fa nascere onde ideali per praticare surf o kitesurf.

La zona meridionale

Anche sul versante sud di Fuerteventura c’è un vasto assortimento di spiagge da cui lasciarsi incantare: chi non ama la folla e la confusione del turismo di massa, per esempio, può lasciarsi attirare dallo spirito selvaggio e invitante della spiaggia di Cofete. Se è vero che qui il vento può risultare fastidioso, è altrettanto vero che da qui è facile raggiungere il faro di Punta de Jandia. Preferendo un lido più calmo e paradisiaco, tra palme e sabbia bianca, non c’è niente di meglio di Costa Calma: il nome, però, non deve trarre in inganno, vista la quantità di turisti che la frequentano. Infine, ecco il mare turchese di Playa de Tierra Dorada, con le rocce che proteggono la zona dalle raffiche di vento più forti.

Hamlet

"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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