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I SECRET GARDEN DELL’ ARTISTA E FOTOGRAFA ALESSANDRA CALO’ DA DOMANI IN MOSTRA A PARMA
Domani sabato 19 maggio presso la CUBO Gallery di Parma inaugura la mostra dedicata alle installazioni composite realizzate dall’artista e fotografa già vincitrice della sezione OFF di Fotografia Europea. Fino al 28 giugno sarà possibile ammirare una quindicina di Secret Garden, in un’esposizione curata da Andrea Saltini con testo critico di Marta Santacatterina. Appuntamento a partire dalle ore 19.00 in collaborazione con Parma 360, Festival della creatività contemporanea, mentre alle 20.30 Mara Redeghieri, già voce degli Üstmamò, presenterà “Poesia Spartita | Amore Incanto”, un omaggio ad Alda Merini, con accompagnamento musicale a cura di Lorenzo Valdesalici
Un viaggio immaginario nella vita di donne sconosciute, ritratte su antiche lastre negative ritrovate, la cui storia viene reinterpretata e riscritta grazie alla collaborazione di illustri narratrici (autrici) contemporanee: questo e tanto altro è Secret Garden, l’installazione composita dell’artista e fotografa Alessandra Calò a cura di Andrea Saltini. La mostra, dedicata alla quindicina di opere della Calò – costituite da una parte fotografica di antiche lastre ritrovate, una parte letteraria, una botanica e, infine, una scatola strutturale – inaugurerà domani sabato 19 maggio alle ore 19 presso la CUBO Gallery di Parma, dove sarà ospitata fino al 28 giugno 2018. Ad ogni lastra recuperata dall’artista – attiva tra l’arte contemporanea e la fotografia, con ricerche legate al tema della memoria e la reinterpretazione di materiali d’archvio – si accostano racconti inediti grazie alla fantasia di alcune autrici contemporanee di diversa provenienza, formazione, espressione artistica, invitate ad ispirarsi ai ritratti stessi e con i quali fanno corpo unico.
Per la mostra parmigiana l’artista sceglie di legarsi al territorio grazie al contributo letterario di Beatrice Baruffini, autrice e regista del Teatro delle Bricioledi Parma, che ha composto l’opera inedita Irma. La popolazione femminile racchiusa nelle teche retro illuminate, è cresciuta negli anni e continua a crescere, a partire da una fotografia che fa innamorare illustri scrittrici, poetesse e cantautrici come, tra le altre, Rachele Bastreghi (Baustelle), Letizia Cesarini (Maria Antonietta), Angela Baraldi e Mara Redeghieri. Quest’ultima (già voce del gruppo emiliano Üstmamò) sabato 19 si esibirà nell’ambito dell’inaugurazione, a partire dalle ore 20.30, in “Poesia Spartita – Amore Incanto”, omaggio ad Alda Merini, con accompagnamento musicale di chitarra acustica a cura di Lorenzo Valdesalici (evento a ingresso gratuito). Solitudine, forza al femminile, cura della famiglia e, ancora, amore sono i fondamenti attorno a cui ruotano i brani in prosa e in poesia che vanno a costituire un racconto corale sulla condizione della donna dall’Ottocento a oggi, da leggere dopo aver compiuto un gesto rituale, quello di aprire il piccolo cassetto con la coraggiosa volontà di scoprirvi il contenuto. A creare un’installazione complessa e dai molteplici piani di lettura contribuisce la presenza dell’elemento botanico racchiuso nelle singole teche: l’aspetto simbolico dell’unione tra la fotografia e la composizione retrostante di piccoli erbari tridimensionali – realizzati dalla Calò – che vanno a rappresentare idealmente quel giardino che ognuno racchiude nella propria anima. Un luogo protetto e sereno, un hortus conclususdi medievale memoria dove ci si può ritrovare e riappacificare, ma che ricorda allo stesso tempo anche un contesto vivo e bisognoso di cure. Secret Gardenacquista tuttavia un senso completo solo nel momento in cui viene accesa la luce in esse contenuta: l’involucro nero rivela così la stratificazione dell’antica lastra e degli elementi naturali che, ad un’osservazione frontale, si fondono in un’unica immagine. “Attraverso quei ritratti in negativo le autrici narrano una vita immaginata, un frammento di esistenza che resuscita e offre una seconda vita – quasi un riscatto – a donne anonime e silenziose a tratti sbiadite, di cui rimane solo l’immagine del viso impressa nei sali d’argento ossidati” scrive la critica d’arte contemporanea Marta Santacatterina nella sua introduzione alla mostra.
L’allestimento dei Secret Garden in mostra a Parma è realizzato grazie alla collaborazione di Sergio Taddei e con il supporto di Settedifiori: il giardino infatti sconfina dalle teche e invade lo spazio della galleria, coinvolgendo i visitatori e creando – tra radici sospese, rami protesi e un’illuminazione carica di suggestione – un gioco onirico ed emozionale tra il dentro e il fuori, tra microcosmo e macrocosmo, tra conscio e inconscio.
L’allestimento dei Secret Garden in mostra a Parma è realizzato grazie alla collaborazione di Sergio Taddei e con il supporto di Settedifiori: il giardino infatti sconfina dalle teche e invade lo spazio della galleria, coinvolgendo i visitatori e creando – tra radici sospese, rami protesi e un’illuminazione carica di suggestione – un gioco onirico ed emozionale tra il dentro e il fuori, tra microcosmo e macrocosmo, tra conscio e inconscio.
Alessandra Calò, nasce a Taranto nel 1977. Vive e lavora a Reggio Emilia. Artista e fotografa, sperimenta fin dall’inizio della sua produzione l’utilizzo di nuovi linguaggi che le consentono di approfondire i temi legati alla memoria, all’identità e al linguaggio stesso della fotografia. La sua passione per l’arte e il mondo visivo si è sviluppata in maniera indipendente e con un occhio sempre rivolto alla fotografia. Nel corso degli anni si è specializzata in antiche tecniche di stampa e nella creazione di vere e proprie installazioni. Appropriazione e recupero dominano le sue opere, realizzate attraverso doppie esposizioni e sovrapposizioni di materia, che le permettono di addentrarsi nel racconto di storie intime ma dal risvolto universale. Ha partecipato a mostre e festival in Italia e all’estero fra cui il Festival Circulations di Parigi, Fotografia Europea a Reggio Emilia e Open House a Roma. Realizza diversi libri fotografici ed alcune sue opere sono state pubblicate su importanti riviste specializzate. Nel 2017 è vincitrice del Prix Tribew, premio di editoria nell’ambito di Circulations 2018 ed è effigiata della Menzione d’onore all’IPA International Photographic Award per il progetto Les Inconnues; nell’anno corrente è premiata come finalista Espoarte ed è seconda classificata con il progetto Kochan al Prix Foto MasterClass, poi acquisito dalla Saatchi Gallery.