Le pesche un frutto dai mille benefici
Le pesche sono succose e dissetanti. Tipiche dell’estate le pesche sono largamente coltivate in Italia ma sono originarie del lontano Oriente. Si possono conservare facilmente sciroppandole oppure trasformandole in marmellata e gustare durante tutto l’inverno.
Le pesche e le loro proprietà
Dissetanti e dolci le pesche aiutano la nostra salute perché contengono alte percentuali di acqua. Mantengono l’idratazione apportando minerali come il potassio, il ferro, il magnesio ed il sodio. Contengono betacarotene, vitamine del gruppo B e vitamina C e sviluppano circa 25 calorie ogni 100 grammi. Possono contrastare la stitichezza e favoriscono l’eliminazione dei liquidi in eccesso grazie alle proprietà drenanti.
Le pesche sono prive di colesterolo ed hanno sia fibre solubili che insolubili. Proprio per questo sono molto sazianti e sono adatte come spuntino spezza fame.
Il nocciolo della pesca è tossico perché al suo interno è contenuta l’amigdalina, una sostanza velenosa.
Le pesche come sceglierle e consumarle
In commercio si trovano molte varietà di pesche come quelle a pasta rossa o le tabarchine. I frutti da preferire devono essere profumati, sodi e senza ammaccature.
In genere si consumano dopo averle sbucciate ma se provengono da coltivazioni biologiche possono essere gustate con la buccia dove si trovano sostanze preziose.
Si tratta di un frutto molto versatile che si può utilizzare per ricette dolci e salate, per esempio nelle insalate, comprese quelle di cereali. Le pesche possono anche essere grigliate e poi abbinate ai formaggi oppure servire con del miele. In molte regioni Italiane è tradizione farcirle con un composto di biscotti ed uovo e poi passarle al forno oppure metterle a marinare in vino e zucchero. Questo profumato frutto può anche essere frullato con l’aggiunta di latte, yogurt e frutta secca.
Sono ampiamente sfruttata dall’industria alimentare che le impiega per succhi, bevande e gelati.
Per conservarle si possono trasformare in marmellate, essiccarle oppure sciropparle.