Le tecnologie finanziare stanno prendendo sempre più il sopravvento, tanto che il sistema bancario italiano potrebbe nel giro di poco tempo risultare del tutto rivoluzionato. Stando ai dati del rapporto di S&P le banche italiane stanno rispondendo in modo positivo all’avvento delle nuove tecnologie finanziare, banche che sono riuscite a migliorare in modo intenso i processi interni, che offrono alla loro clientela soluzioni sempre nuove e al passo con i tempi che corrono, banche che insomma stanno mettendo in atto una vera e propria rivoluzione digitale. Ci vorrà ancora un bel po’ di tempo però perché si possa parlare di una rivoluzione che copre il totale delle banche italiane. Alcune banche infatti ci stanno mettendo più del previsto a modificare il loro modo di lavorare, in parte per colpa della loro clientela. Sì, a discapito di ciò che si potrebbe pensare sono infatti ancora numerosi i clienti che vogliono sfruttare servizi di stampo tradizionale, clienti conservatori ci verrebbe da dire.
Le banche che non innovano, a cosa vanno incontro?
Le banche che non si adatteranno ai cambiamenti digitali, potrebbero subire delle conseguenze negative. Queste conseguenze ovviamente non si paleseranno nel giro di poco tempo, bensì nel lungo periodo, quando queste banche si renderanno conto di non riuscire più a stare dietro alle nuove tecnologie, sempre più complesse, e di non potersi più dire competitive sul mercato attuale.
Dobbiamo ammettere che nella maggior parte dei casi si tratta di banche di piccole dimensioni. Di certo queste banche non hanno a loro disposizione la stessa capacità di investimento che le grandi banche possono permettersi di infondere nel settore del digitale. Sono inoltre banche che non possono permettersi di diversificare il loro flusso di ricavi al fine di poter ottenere performance più interessanti. Non hanno abbastanza economie di scala dalla loro parte. Tutto questo è vero, ma è necessario che le banche di più piccole dimensioni facciano comunque uno sforzo, anche perché grazie al digitale avrebbero la possibilità di raggiungere un modo di lavorare molto più snello e leggero, cosa questa che potrebbe portare verso di loro nuovi clienti, cosa questa che potrebbe far sì che l’investimento effettuato si ripaghi da solo nel giro di poco tempo. È una considerazione che le piccole banche devono assolutamente fare, pena il rischio di collassare nella rivoluzione digitale che ormai ha già preso il via.
I nuovi servizi nati con la rivoluzione digitale
La rivoluzione digitale ha portato con sé anche la nascita di nuovi servizi finanziari, come gli ormai famosi servizi di Satispay, N26, Revolut. Questi nuovi servizi stanno catturando l’attenzione di innumerevoli consumatori e sono cresciuti in modo esponenziale nel corso degli ultimi mesi. Sono servizi che possono minacciare il benessere e il successo delle banche di stampo tradizionale. Anche per questo motivo le banche di stampo tradizionale devono rivoluzionare il loro modo di lavorare, per fare concorrenza ai nuovi servizi e non perdere neanche uno dei loro clienti.