La sindrome da rientro, cosa è come affrontarla
La sindrome da rientro è un disturbo di carattere transitorio. Ansia, nervosismo e stress sono i principali sintomi di questo malessere.
La sindrome da rientro, i sintomi
La sindrome da rientro si può manifestare con nervosismo, ansia, sonnolenza e tristezza. La fine della vacanze può portare con sé inappetenza, sbalzi d’umore e sensazione di stanchezza.
In genere, i sintomi spariscono dopo qualche giorno ma, se la situazione dovesse prolungarsi nel tempo è essenziale rivolgersi ad un medico.
La sindrome da rientro, come affrontarla
Il rientro in città e al lavoro causa uno stato di tensione e malumore. Per evitare di sentirsi stanchi e nervosi è bene assicurarsi un buon risposo notturno. Un adulto in media dovrebbe risposare fra le sette o le otto ore.
Già qualche giorno prima della ripresa delle consuete abitudini è auspicabile iniziare a regolarizzare l’ora in cui ci si alza. Puntare la sveglia prima rispetto a quanto è accaduto in ferie permette di abituarsi gradualmente ai nuovi ritmi.
Una volta tornati a lavoro è necessario dedicare del tempo alle proprie passioni e a sé stessi. Si può organizzare una giornata fuori porta, delle sedute in palestra o delle camminate nel verde. Il fine settimana è il momento perfetto per riposarsi e svolgere attività rilassanti e piacevoli.
L’alimentazione svolge un ruolo importante per sentirsi attivi e vitali. La prima colazione, oltre ad essere un momento piacevole da condividere con i familiari, aiuta ad essere più concentrati e meno nervosi. Frutta e verdura di stagione sono essenziali per garantirsi minerali, antiossidanti e vitamine ma anche per rinforzare le difese immunitarie.
Svolgere un’attività fisica, sempre dopo una visita medico-sportiva, è un vero toccasana per corpo e mente. Lo sport riduce stress ed ansia, favorisce la concentrazione ed il tono dell’umore. Inoltre, tiene sotto controllo la pressione arteriosa, potenzia l’apparato muscolare e scheletrico.