Coronavirus: Iardino, malati non-Covid lasciati indietro
“1 milione e mezzo di visite da recuperare a fine lockdown. Aumento morti per infarto. Voce pazienti inascoltata“
“I numeri del Covid-19 ci prospettano un inverno complesso in termini di contagi suddivisi tra pazienti asintomatici, ospedalizzati e, purtroppo, in terapia intensiva; la situazione è certamente difficile ma sarebbe disfunzionale non ricordare che esistono persone che hanno patologie non Covid e che sembrano essere, c’è da augurarsi solo in apparenza, sparite dal radar del Ministero della Salute e dalle Regioni. Milioni di pazienti con cancro, artrite reumatoide, diabete e molte altre malattie tra le quali rientrano doverosamente anche le fragilità mentali, sembrano essere scomparse”. Lo scrive Rosaria Iardino, presidente della Fondazione The Bridge, in un articolo sul quotidiano “Il Foglio”.
“Alla fine del lockdown le prestazioni da recuperare avevano raggiunto il numero impressionante di 1.500.000, e pare non siano bastati luglio e agosto per colmare questo deficit e rimettere in asse il sistema. Rimane da capire come ci si stia organizzando realmente per le terapie a domicilio e le visite”, aggiunge Iardino.
“L’Istituto cardiologico Monzino di Milano ha lanciato l’allarme dell’aumento delle morti per infarto già a maggio di quest’anno, riferibili anche al mancato accesso in pronto soccorso da parte degli utenti spaventati dai possibili contagi, e ci si chiede se ci siano esperti dedicati al monitoraggio dei pazienti che hanno patologie altamente invalidanti e potenzialmente fatali. La voce delle associazioni di pazienti che da mesi cercano di attirare l’attenzione su questi temi, ancora oggi è completamente inascoltata”, conclude.