Ufo: tutto da cambiare
Da oltre settant’anni il fenomeno UFO è stato sempre considerato alla stessa stregua di un mito oppure, ancora peggio, messo da parte come idea appartenente al mondo della fantascienza.
Chi sosteneva di avere avuto un contatto, oppure di essere stato protagonista e testimone diretto di un avvistamento, veniva ridicolizzato e deriso da tutti, un modus operandi che, soprattutto agli inizi della storia ufologica, era costantemente e pesantemente usato. A partire da oggi sembra che lo scenario si sia capovolto, soprattutto da quando da quando la marina degli Stati Uniti ha ammesso ufficialmente che il fenomeno è “Reale” e che da lei stessa è stato filmato. Tuttavia, anche il termine UFO e cambiato, adesso la nuova la nuova sigla è “UAP”, un nuovo acronimo sorto per indicare un fenomeno aereo non identificato (Unidentified Aerial Phenomena).
Ufo: una storia da riscrivere
Ma oltre queste notizie, di certo incoraggianti, c’è molto di più: alcuni mesi fa il prestigioso quotidiano americano: ”New York Times “ scriveva: “Gli UFO probabilmente si sono schiantati, abbiamo dei dischi volanti, probabilmente abbiamo iniziato a studiarli”. Avete capito bene …il New York Times scriveva proprio questo, e gli addetti lavori lo sapevano già. Detto questo la domanda sorge del tutto spontanea, a cosa dobbiamo prepararci? Ad un grande cambiamento sociologico, e non solo, forse alla storia di tutte le storie che l’umanità dovrà affrontare durante questo secolo. Davanti ad una tale rivelazione molte cose non saranno più come prima, pensare che non siamo più soli in questo universo ci proietterebbe ad un nuovo modo di osservare le cose, di osservare la realtà, il mondo che ci circonda, ci porterebbe ad avere una mente più aperta ed una nuova consapevolezza. Come disse una volta il grande scrittore Arthur Charles Clarke: “Esistono due possibilità: o siamo soli nell’universo o non lo siamo. Entrambe sono ugualmente terrificanti. “
Salvatore Giusa