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I dolci di Natale, la leggenda della Bisciola

I dolci di Natale del nostro Paese sono tantissimi. Ogni regione italiana vanta più dolci di Natale tutti con storie suggestive.

La Bisciola e la sua leggenda

La bisciola è il dolce natalizio tradizionale della Valtellina. E’ una sorta di pane arricchito con frutta secca, burro, uova e miele.

La leggenda vuole che sia stata inventata in epoca napoleonica.

Si racconta che, in occasione della prima campagna d’Italia, Napoleone si fosse trovato a passare in Valtellina. Il generale chiese che gli venisse servito un dolce tradizionale. Il cuoco incaricato impastò i pochi ingredienti che aveva dando forma ad un pane. Era nata la bisciola.

Per tutelare la sua produzione, da qualche anno, ha ricevuto il Marchio collettivo geografico, il cui acronimo è Mcg. Grazie a questo riconoscimento si tutela la provenienza e l’originalità dei prodotti locali.

I dolci di Natale Turdilli, bostrengo e presnitz

Durante le feste natalizie, in tutta Italia, si preparano piatti e dolci speciali. In Calabria si gustano i turdilli, piccoli biscotti fritti e passati nel miele. I turdilli, il cui nome varia secondo la zona di riferimento, sono preparati con ingredienti semplici come la farina, zucchero ed olio. Le ricette più antiche non contemplavano le uova.

Dopo aver impasto per bene, si ricavano dei palline che si friggono e poi si immergono in pregiato miele locale.

Gli ingredienti economici dei turdilli si ritrovano, almeno in parte, nel bostrengo delle Marche. Conosciuto con altri nomi, come frostengo, si prepara anche in alcune parti dell’ Emilia Romagna. Si tratta di una sorta di torta ottenuta con riso, frutta secca, zucchero e, molto spesso, pane raffermo.  Alcune famiglie lo arricchiscono con il cioccolato mentre altri lo completano con lo zucchero a velo.

A Trieste non è Natale senza il presnitz, un involucro di pasta farcito e poi richiuso in modo da formare la lettera “s”. Al suo interno ci sono frutta secca, rum, spezie e scorze di arancia.

Al suo nome è associata una storia molto conosciuta in tutto il Friuli. A metà del XIX secolo, in occasione della visita dell’imperatore Francesco Giuseppe e di Sissi, tutti i pasticceri triestini erano stati invitati a partecipare ad un concorso. Avrebbero dovuto creare un nuovo dolce dedicato alla principessa. Ecco quindi che dalle parole “preis prinzessen” ossia “premio della principessa” si sarebbe arrivati al prensnitz.

Un’altra versione racconta che la golosa preparazione sarebbe stata inventata per la visita in città di Francesco I d’Austria e della moglie.

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