Villa Stuart a Roma è una villa elegante con un passato misterioso. Secondo la leggenda, a Villa Stuart si sarebbero manifestati dei fantasmi.
Villa Stuart
Immersa nel verde ed affacciata sulle bellezze di Roma, Villa Stuart è conosciuta per il suo passato misterioso. La costruzione seicentesca si trova al Trionfale.
Sul finire del XIX secolo, la magione passa per via ereditaria alla poetessa Emmeline Stuart. La contessa la elegge come sua dimora, ospitando anche il compagno, Lord Allen.
Emmeline Stuart, come molti altri personaggi del suo secolo, è appassionata di occultismo e di spiritismo. Grazie alle sue conoscenze e alle possibilità economiche, inizia ad organizzare sedute spiritiche. Fra gli ospiti vi erano medium e nobili provenienti da tutta Europa. In breve, la notizia che a Villa Stuart venissero evocati gli spiriti dei trapassati si diffuse.
La contessa e la villa divennero sinonimo di magia e di paura. Molti frequentatori di quegli appuntamenti si convinsero che l’edificio fosse infestato.
Le voci di avvistamenti e di strani fenomeni si moltiplicarono.
I fantasmi erano avvistati non soltanto fra le mura dell’elegante costruzione ma anche in giardino, esattamente al casino degli spiriti.
Lentamente, Emmeline e Lord Allen si staccarono dalla realtà, preferendo il mondo dell’occulto. Lui vedeva spiriti e demoni mentre lei sosteneva di poter parlare con l’anima della sorella.
Gli abituali frequentatori del salotto diradarono le visite e la coppia, sempre più avviluppata dalle ossessioni, andò incontro a vari problemi, anche economici. I domestici, spaventati dai comportamenti dei padroni e dalle dicerie, preferirono cercare lavoro altrove. La nobildonna ed il suo amato rimasero completamente isolati, in balia di pericolose manie.
La scomparsa di Lord Allen
Lord Allen sparì all’improvviso e senza lasciare traccia. Gli amici pensarono che fosse tornato in Gran Bretagna o che in preda alle allucinazioni fosse scappato. Invece, la contessa sosteneva che, nonostante fosse deceduto, il suo spirito fosse rimasto con lei.
Alla morte della contessa, in seguito ad alcuni lavori di restauro venne ritrovato uno scheletro. I resti, probabilmente, appartenevano allo sfortunato nobile. Emmeline, forse nella speranza di tenerlo con sé, aveva deciso di nascondere il suo cadavere nelle cantine.
Oggi, l’antica dimora è divenuta una clinica medica molto apprezzata.