San Michele Arcangelo, la leggenda del santo guerriero
San Michele Arcangelo e la leggenda della sua apparizione. L’arcangelo sarebbe apparso sul Gargano dove si trova il santuario noto come Celeste basilica. Si narra che le apparizioni furono addirittura tre.
San Michele Arcangelo , la leggenda
La leggenda vuole che l’arcangelo sia apparso sul Gargano, in Puglia.
Si racconta che un possidente fosse solito far pascolare il bestiame sul monte Gargano. Un giorno, un toro si allontanò dal resto della mandria, trovando rifugio nei pressi di una grotta. Il proprietario, irato, decise di ucciderlo. Con il suo arco scoccò una freccia contro l’animale ma, questa tornò indietro ferendolo. Il ricco signore si rivolse al vescovo Maiorano che ordinò di fare penitenza. Al terzo giorno, l’arcangelo Michele comparve al religioso. Egli annunciò che tutti coloro che si fossero recati alla grotta per pregare sarebbero stati esauditi.
L’arcangelo riappare al vescovo Maiorano per la seconda volta prima della battaglia fra Longobardi e Bizantini. Michele fornisce indicazioni precise all’esercito longobardo che, effettivamente, ottenne la vittoria, Ecco perché questa visione è nota come della vittoria.
La terza apparizione avviene quando il vescovo decide di consacrare la grotta al culto. L’arcangelo allora appare nuovamente a Maiorano. Egli dice che la spelonca era già sacra e che chi lo desiderava si sarebbe potuto recare là in preghiera.
Si organizza allora una processione dal paese alla grotta. Quando i religiosi entrano vedono un semplice altare e l’orma del piede del santo guerriero. La caverne viene ribattezzata celeste basilica e subito diviene meta di pellegrinaggi.
L’ultima visione di san Michele risale al 1656 quando imperversava una terribile epidemia di peste. L’arcivescovo Alfonso Puccinelli pensò di supplicare il santo della celeste basilica. Una mattina, proprio mentre l’arcivescovo era intento nelle preghiere gli apparve il santo. Michele gli chiese di incidere le lettere MA, ossia Michele Arcangelo, all’interno della grotta. Il religioso seguì le indicazioni ricevute e, immediatamente, la peste cessò.
Così, l’arcivescovo fece costruire una statua che ricorda l’evento prodigioso .
La linea dei sette santuari
La linea di san Michele unisce sette santuari a lui dedicati. La leggenda vuole che sia stata tracciata dalla spada sua spada quando scacciò il demonio dal paradiso.
I sette luoghi di culto sono Skelling Michael, in Irlanda, Sant Michael’s Mount in Cornovaglia, Mont Saint Michel, in Francia, la Sacra di San Michele, il monte Sant’ Angelo nel Gargano, l’Isola di Symi, in Grecia, ed il monastero di Haifa, in Palestina.
Il 29 settembre si ricordano i tre arcangeli Michele, guerriero antagonista di Satana, Raffaele e Gabriele .
Papa Pio XII, nel 1949, ha proclamato san Michele patrono della Polizia di Stato.
E’ inoltre il protettore dei paracadutisti, fabbricanti di bilance, giudici e dei farmacisti. Michele è spesso rappresentato con la bilancia , utile per pesare le anime, oppure nell’atto di uccidere Satana.