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La Befana e la sua leggenda La storia del 6 gennaio

La Befana e la sua leggenda. Il 6 gennaio ricorre l’Epifania, un giorno di festa nazionale.

La Befana e la sua leggenda

La leggenda vuole che al tempo di Gesù vivesse una vecchietta molto povera. Quando i Re Magi si misero in cammino per raggiungere il bambinello e giunsero nei pressi un villaggio. Indecisi sul percorso da intraprendere decisero di bussare alla porta della prima casa incontrata. Ad aprire arrivò una signora in là con gli anni, vestita poveramente. La vecchina non seppe rispondere alle domande dei Re Magi. Lei non sapeva come arrivare a Betlemme. Gli astrologi, allora la invitarono ad unirsi a loro. Insieme sarebbero giunti ad adorare Gesù. La donna però rifiutò l’invito perché non poteva allontanarsi da casa. I Magi ripresero la via, lasciando la casa della vecchina. Poco dopo però, la gentile donna si pentì della sua decisione e decise di raggiungerli. Prese un sacco e lo riempì di frutta, frutta secca e dolcetti. Si mise in cammino con la speranza di incontrare i saggi che però erano  ormai lontani. Quando capì che non li avrebbe mai raggiunti in tutte le case che vedeva lasciava uno dei suoi regali.

Da quel giorno, la simpatica vecchietta la notte del 5 gennaio riempie la calze di tutti i bambini del mondo.

Storia dell’Epifania

Il termine Epifania è di origine greca e significa manifestazione. La parola fa riferimento all’arrivo dei re Magi da Gesù bambino e quindi all’apparizione di Cristo.

Proprio da Epifania, in seguito ad un processo di corruzione lessicale, deriva il vocabolo Befana.

Le origini della festa del 6 gennaio sono pre pagane.

Nell’antica Roma, si credeva che nel corso della dodicesima notte, alcune divinità volassero sui campi per renderli fertili. Queste credenze poi sono state trasformate dalla Chiesa che ne ha eliminato i caratteri pagani.

Di antichissima matrice anche l’abitudine, diffusa in regioni come il Veneto e l’Abruzzo, di accendere grandi falò purificatori.

Invece, in molti altri luoghi è tradizione creare un fantoccio di stracci con sembianze umane, che poi viene dato alle fiamme il 6 gennaio.

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