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Quaresima, la leggenda della sorella di Re Carnevale

La Quaresima inizia il giorno successivo al martedì grasso di Carnevale. E’ questo un periodo durante il quale si seguono precisi comportamenti alimentari.

La Quaresima la leggenda della sorella di Re Carnevale

La leggenda vuole che Quaresima fosse la sorella minore di re Carnevale.

Era una donna magra, poco incline al divertimento e molto devota. Invece, il fratello, Carnevale, amava passare il tempo in bagordi e svaghi. Era un sovrano benevolo e molto ricco, tanto da concedere ai suoi sudditi di poter prendere dalle sue cucine ciò che desideravano.

La sua generosità però non era ben vista da tutti e, col passare del tempo, diviene oggetto di critiche e scherni. Carnevale, nonostante il suo impegno, non è amato e in cambio della sua generosità ottiene soltanto indifferenza.

Dunque, in preda alla tristezza, si ritira nelle sue stanze, trascorrendo il tempo mangiando a volontà. I suoi lauti pasti sono sempre accompagnati da abbondanti bevute che lasciano il sovrano stremato e sempre più malinconico. 

Una giorno, era un sabato, il regnante consuma una cena particolarmente sontuosa.
Poco dopo comincia a stare male e capisce che la sua ora è vicina. Si sente solo e così decide di far chiamare sua sorella Quaresima. La donna, nonostante un giorno fosse stata cacciata dal fratello, accorre immediatamente al suo capezzale.

Il Re, commosso, in cambio di tre giorni di vita le promette il suo regno. La sorella accetta e così il Re trascorre gli ultimi istanti della sua esistenza divertendosi e mangiando cibi prelibati.

Alla sua morte, come stabilito, Quaresima prende le redini del regno stabilendo molte regole che mettono fine alla baldoria esagerata e ai pasti luculliani.

Ecco perché, Carnevale termina il martedì grasso, lasciando il posto ai giorni quaresimali.

Astinenza e digiuno quaresimali

Il martedì grasso coincide col culmine del divertimento ed è seguito dal mercoledì delle ceneri. L’ordinamento della Chiesa Cattolica prevede che il primo giorno di Quaresima sia di astinenza e digiuno.

Il termine astinenza fa riferimento al mangiare carne che si sostituisce con uovapesce e formaggi. Seguire questa pratica significa anche rinunciare a cibi e bevande costose ma anche a comportamenti ed abitudini quotidiane.

Fare digiuno significa consumare un unico pasto al giorno che si può arricchire con degli spuntini.

La prescrizione dell’astinenza riguarda i fedeli con più di quattordici anni, a patto che non abbiano problemi di salute. Invece, il digiuno dovrebbe essere praticato dal diciottesimo ai sessantesimo anno, sempre che non si soffra di malattie.

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