Riceviamo e pubblichiamo.
“Noi ci siamo assunti una responsabilità in questo momento storico che era quella di tenere più saldo e più fermo il governo, perché al di là di quello che si pensi del governo Draghi è un governo che sta affrontano non solo gli effetti post-pandemia, ma anche gli effetti di una guerra internazionale i cui effetti li vedremo ancora più forti nei prossimi mesi, una guerra che in parte ci sembra lontana, ma che avrà delle ripercussioni sulla vita di tutti . Noi abbiamo creduto che la posizione che si stava avendo nei confronti del governo fosse poco responsabile, ma non ci siamo staccati dal Movimento 5 Stelle solo per questo motivo, anche se poi è quello centrale. Ci sarebbe da fare un’analisi su cosa è accaduto nel movimento nell’ultimo anno da portare 60 persone (credo che nelle prossime ore aumenteranno) a lasciarlo. Noi stavamo vivendo una fase quasi di evoluzione e di maturità, da un anno a questa parte, dove senza rinnegare quello che ha rappresentato ilMovimento 5 Stelle per questo Paese si potesse imparare dagli errori per presentarci in modo più credibile agli elettori”. Lo ha detto l’ex ministro per lo Sport del M5S e coordinatore politico di Insieme per il Futuro, Vincenzo Spadafora ospite per la presentazione del suo libro “Senza riserve. In politica e nella vita”, edito da Solferino, alla quarta giornata di Passaggi Festival a Fano.–
