Pere frutto di stagione fra storia, arte e benessere
Le pere sono originarie dell’Asia. Zuccherine e digeribili apportano fibre, acqua, potassio, ferro e calcio.
Pere, la storia ed arte
Le pere sono originarie dell’Asia e si sono diffuse in Europa al tempo degli antichi romani. Fra il XVII ed il XVIII secolo erano molto apprezzate dalle famiglie regnanti. Si tratta di un frutto di cui si sono interessati anche personalità illustri.
Sant’Agostino, vescovo di Ippona, nelle “Confessioni” racconta un episodio relativo alla sua giovinezza. In compagnia di alcuni amici, una notte, raggiungono un terreno dove si trovava un pero dal quale pendevano tantissimi frutti maturi. Dopo averne preso una grande quantità scappano con la refurtiva che poi verrà destinata a dei maiali. Il santo spiega che la sua azione non era dettata dalla necessità né dal desiderio ma soltanto dalla smania di compiere un’azione scorretta.
In ambito artistico, la pera è simbolo di bontà e dolcezza, tanto da essere rappresentata anche in soggetti sacri. Ne è un esempio la “Madonna delle pere”, attribuito a Paolo di Ciacio e conservato presso il museo di Altomonte, in Calabria.
Pere, le proprietà
Sviluppano circa 40 calorie ogni 100 grammi, sono digeribili e sazianti. La pere apporta acqua, fosforo, ferro, potassio, zinco, vitamina K, vitamina C e vitamina A. E’ un frutto ricco di fibre, antiossidanti, e polifenoli. Ha pochi grassi e ha un indice glicemico basso, caratterista che la rende adatta anche a chi segue una dieta ipocalorica o è diabetico.
La raccolta delle pere varia in base alla varietà ma, solitamente, si inizia ad agosto.
In cucina sono impiegate per ricette dolci e salate. L’abbinamento più tradizionale è con il formaggio, anche stagionato.
Con questi frutti si preparano succhi, sciroppi e liquori. Invece, per la grappa si possono scegliere differenti metodi di lavoro. Se si possiedono delle pere di qualità si possono mettere a macerare nella grappa. Un metodo molto più antico prevede che a primavera i frutti appena spuntati si inseriscano in bottiglie di vetro che vengono fissate in modo che le intemperie non entrino al loro interno. Le pere maturano spontaneamente e quando sono pronte è sufficiente rimuovere il picciolo. Il passo successivo è riempire le bottiglie con la grappa e poi tapparle.