Torna anche quest’anno il monitoraggio dei mari italiani da parte della barca Legambiente: tante luci e poche ombre in Sardegna
Sono confortanti i risultati delle annuali analisi della Goletta Verde di Legambiente in giro per il mare che bagna la Sardegna. Su 29 campionamenti effettuati intorno all’isola, solo 4 hanno mostrato criticità a livello batteriologico.
Si tratta di un miglioramento rispetto agli anni passati. Ma in quali aree, più precisamente, l’inquinamento delle acque è diminuito? E in quali è stato confermato? Proviamo ad evidenziarlo.
Alghero: migliorano i Bastioni, ma le foci rimangono un problema
Rispetto al 2021, il campione prelevato presso i Bastioni Cristoforo Colombo, nei pressi della Torre Sulis, ha restituito valori nei limiti di legge, ribaltando il precedente risultato negativo.
Meno edificanti i campionamenti alla foce nei pressi di via Aldo Moro: in questo caso sono emersi valori di forte inquinamento, ben oltre i limiti consentiti. Si confermano invece pulite le acque prelevate a Fertilia, nei pressi dello sbocco dello stagno Calich.
L’area di Sassari (quasi) immacolata
A parte l’eccezione di Alghero, i campioni di acqua prelevati nelle acque della provincia di Sassari hanno restituito valori batteriologici nella norma: a Sorso (spiaggia terzo pettine, fronte parcheggio) e a Trinità d’Agultu (spiaggia isola rossa) i parametri sono rispettati.
Tuttavia c’è un’eccezione, proprio tra le due località citate: è la foce del rio Cuggiani, presso Valledoria. Ancora una volta, le criticità emergono allo sbocco in mare dei corsi d’acqua, troppo spesso utilizzati come condotte fognarie. Per la foce del Cuggiani si tratta di una conferma dei campionamenti degli anni precedenti.
Olbia e nuorese: nessuna criticità
Niente da segnalare in Costa Smeralda e nell’ogliastrino: acque non inquinate da Santa teresa di Gallura (spiaggia Rena Bianca) fino a Cardedu (spiaggia di Foddini), passando per Golfo Aranci (caletta est cala Sabina), Olbia (Pittulongu, spiaggia presso via Tramontana), San Teodoro (Cala d’Ambra, fronte foce), Budoni (Li Cucutti), Siniscola (La Caletta, foce canale Vivarelli), Orosei (foce fiume Cedrino) e Baunei (SantaMaria Navarrese). Quest’ultima località, in particolare, nell’ultimo anno è migliorata dal lieve inquinamento all’assenza di dati fuori legge.
Provincia di Oristano e Sud Sardegna in ottima salute
A parte il neo di Alghero, anche la costa ovest si distingue per l’assenza di campioni di acqua contaminati dai batteri: nell’oristanese, a Bosa (foce fiume Temo), San Giovanni di Sinis, Torre grande (foce del fiume Tirso) e Arborea (sbocco a mare dello stagno) hanno tutti restituito risultati felici. Da notare come tra questi vi siano i rilevamenti alle foci del Temo (unico fiume navigabile della Sardegna) e del Tirso (il più grande fiume dell’isola).
Dalla Costa Verde a Pula, i rilevamenti sono risultati altrettanto positivi: Torre dei Corsari (Arbus), Buggerru (foce Rio Mannu), Teulada (spiaggia di Tuerredda) e Santa Margherita di Pula non hanno mostrato valori fuori norma.
Cagliari: Cala Mosca e Quartu non soddisfano
Delle quattro località bocciate, due si trovano in provincia di Cagliari: si tratta della spiaggia di Cala Mosca e della foce del rio Foxi a Quartu Sant’Elena. Per la foce del Foxi si tratta di una triste (ennesima) conferma, visto che anche negli anni passati le analisi avevano evidenziato gli stessi problemi. Cala Mosca, invece, è una new entry: la celebre spiaggia del cagliaritano non figurava tra le aree analizzate nel 2021, e le sue acque fanno il loro ingresso come “leggermente inquinate”.
C’è da dire che a Quartu, rispetto a 12 mesi fa, c’è stato un miglioramento. Il tratto di mare nei pressi di via Maiorca, in località S’Oru e Mari, è passato dall’essere “fortemente inquinato” all’essere entro i limiti.
I fiumi come fogna: un retaggio da debellare
Come si capisce, le maggior criticità di riscontrano alle foci di piccoli fiumi, evidentemente utilizzati lungo il loro corso come condotte fognarie naturali in cui convogliare le acque nere. Vincendo questo retaggio culturale, le acque della Sardegna ne trarrebbero grande beneficio.
