Anche quest’anno Legambiente ha pubblicato il rapporto sui “Ricicloni” d’Italia: bene il Veneto, male Puglia e Sardegna
590 comuni Rifiuti Free, due terzi dei quali al Nord Italia, con il sud al 28,3% e il centro fermo a un misero 5,4%. Questi i risultati dell’edizione 2022 del concorso di Legambiente “Comuni Ricicloni”, giunto alla sua 29ª edizione.
Questi numeri confermano le buoni abitudini al nord, quelle pessime del centro e un miglioramento al sud. Nota di demerito per la Sardegna, i cui numeri crollano per la mancata partecipazione di 38 comuni.
Cosa sono i Comuni Ricicloni?
Come spiegato nel report completo rilasciato da www.ricicloni.it: “Comuni Ricicloni è un concorso volontario cui concorrono le realtà che inviano i dati di produzione dei rifiuti nei tempi e nei modi stabiliti dagli organizzatori”.
In base alle regole definite dal D.M. 26 maggio 2016, su cui si sono basati i calcoli, “sono entrati a far parte della raccolta differenziata anche i quantitativi di rifiuti inerti conferiti alle piatteforme ecologiche comunali
(ma fino ad un massimo di 15 Kg/ab/anno)”. A livello di rifiuti organici, si è tenuto conto anche “dei quantitativi sottratti dall’attività di compostaggio domestico (fino ad un massimo di 80 Kg/ab/anno)”.
Dato che l’Italia è un paese ad alta vocazione turistica, che nei mesi più caldi (ma anche in quelli più freddi, per i luoghi montani) vede anche i paesi più piccoli riempirsi di nuove persone, il comitato ha previsto delle soglie di tolleranza. Nel caso non siano noti i numeri degli abitanti, per ogni comune turistico si è tenuto conto di un generico aumento del 30% delle popolazione nei mesi comunicati dai comuni o dai Consorzi.
2022: cosa è cambiato in un anno?
Piccola premessa: a causa della situazione che viviamo da più di due anni, alcune norme hanno influito sul conferimento dei rifiuti. Nelle case dei contagiati era obbligatorio conferire tutti i rifiuti prodotti nell’indifferenziato, diminuendo la percentuale di raccolta differenziata e aumentando la produzione pro-capite di rifiuto da avviare a smaltimento.
In ogni caso, tante regioni hanno molto da migliorare.
Nord in calo, ma stabilmente in testa
Rispetto al 2021, il 2022 ha visto una leggera flessione del Nord Italia, che dal 67,9% (423 comuni sul totale) è passato al 66,3% di quest’anno (391 comuni sul totale). Se la Lombardia ha visto un aumento (da 91 a 95 comuni Rifiuti Free), a calare sono stati Veneto (da 162 a 151 comuni Rifiuti Free), Trentino (da 60 a 59), Piemonte (da 31 a 18) e Friuli (da 47 a 39), con la Valle d’Aosta stabile a 3. Il calo è ancora maggiore, se si tiene conto che nel 2022 i comuni erano risultati 437, il 73,1% del totale.
Il Veneto rimane la regione d’Italia con la percentuale più alta di ricicloni sul totale dei comuni 151 su 563 (26,8%), con Treviso primo capoluogo d’Italia.
Disastro centro
Numeri impietosi per il centro, il cui contributo passa dai 38 comuni del 2021 ai 32 del 2022. Il Lazio mantiene i 7 comuni del 2021, l’Umbria i loro 2, mentre Toscana (da 20 a 15 comuni Rifiuti Free) e Marche (da 9 a 8) flettono.
Sud: sparisce la Sardegna, boom Campania
Al Sud pare esserci qualche segnale incoraggiante: la Campania, che nel 2021 contava solo 31 comuni Rifiuti Free su 550 (il 5,6%, nel 2022 è passata ad 81 comuni (14,7% della regione). È questo il dato che ha fatto balzare il Sud Italia dal 26% al 28,3% sul totale, nel 2022.
Se bene o male le altre regioni meridionali si mantengono stabili (l’Abruzzo cala da 46 a 41 comuni Rifiuti Free), il dato negativo è fatto segnare dalla Sardegna, che dai 48 comuni Rifiuti Free del 2021 è passata a soli 10: il motivo è la mancata partecipazione di ben 38 comuni isolani.
Il dato peggiore d’Italia rimane quello della Puglia: su 257 comuni totali, solo 2 sono Rifiuti Free, lo 0,8%.
