Ambiente

Il fratino: l’animale scacciato da casa

Nelle ultime settimane, a causa del “Jova Beach Party”, si è tornati a parlare del fratino, un piccolo trampoliere a rischio estinzione in Italia.

fratino

Ruspe che arrivano in spiaggia, fuori dal loro habitat, e che ripianano le dune delle spiagge italiane, che invece sono habitat naturale di un piccolo uccello marino, il fratino.

Da anni si parla della salvaguardia di questa e delle altre specie che nelle dune costiere trovano la loro casa. Tuttavia, questo prezioso habitat viene regolarmente deturpato per ragioni economiche e turistiche. Scopriamo la ragione del contendere.

Le dune: un prezioso ecosistema

fratino dune

Come detto, il fratino vive tra le dune delle spiagge italiane. Le dune non sono solo un habitat naturale da preservare, ma rappresentano un’importante difesa dall’erosione costiera: la loro presenza mitiga la forza delle mareggiate dei mesi più freddi, aiutando le nostre spiagge a sopravvivere. Le piante dunali trattengono la sabbia trasportata dal vento, permettendone l’accumulo e evitandone la dispersione.

Ne sanno qualcosa in Veneto, dove il progetto REDUNE punta a riportare in vita le dune scomparse per proteggere le coste dalla sempre più forte erosione.

Il fratino: trampoliere dunale

Il fratino è un piccolo uccello che trova nelle aree umide costiere (tra cui le dune) e nei laghi salati interni il suo habitat naturale. La sua diffusione è molto estesa: Nord America, isole dell’America centrale, Sud America, Asia, Europa, Africa del Nord. La sua piccola stazza lo rende sfuggente, ma agli occhi più attenti apparirà inconfondibile con il suo piumaggio grigio/bianco sul ventre e più marroncino sulla schiena, con dei tratti neri in volto e le sottili zampette.

Predilige gli habitat umidi in quanto si ciba degli insetti e dei piccoli molluschi che si sviluppano nel limo e nelle acque basse (o che si nascondono nella sabbia).

La stagione della nidificazione dei fratini si sviluppa tra marzo e agosto (piena stagione turistica): solitamente sono deposte tre uova, adagiate sulla sabbia dopo aver scavato una piccola buca. I piccoli, appena nati, tendono a scappare dal nido, e quindi i genitori risultano molto attenti e aggressivi per proteggerli in questa fase delicata.

Il fratino italiano sta scomparendo

Negli ultimi decenni la presenza del fratino in Italia è andata velocemente diradandosi, fino a rendere questo uccello un indicatore dello stato di salute delle nostre spiagge. Purtroppo, con l’abitudine di molte località turistiche di ripianare spiagge e dune per la fruizione balneare, viene di fatto distrutto l’ecosistema naturale in cui prospera il piccolo trampoliere, danneggiando inoltre le stesse spiagge (private della protezione delle dune e delle relative piante).

Fin dal 2017 la LIPU ha lanciato l’allarme estinzione per il fratino in Italia, invitando i gestori degli arenili italiani a mettere da parte da parte le ruspe e passare a una pulizia e manutenzione manuale delle spiagge.

Il Jova Beach Party e gli eventi in riva al mare

Il ripianamento degli arenili è abitudine purtroppo consolidata nelle località turistiche, ma negli ultimi anni se ne sta parlando soprattutto in occasione di concerti in riva al mare come il Jova Beach Party, un tour che Jovanotti ha organizzato in giro per le spiagge italiane.

Per preparare le spiagge ad accogliere questi grandi eventi, le ruspe ripianano completamente la sabbia su cui si poseranno i palchi e su cui stanzierà il pubblico. Nonostante i proclami e il singolare sponsor del WWF Italia, il Jova Beach Party si sta facendo conoscere come un evento poco sostenibile: sono in aumento le segnalazioni di tappe del tour tenutesi in luoghi in realtà protetti e teoricamente inadatti ad ospitare tali eventi.

fratino dune casabianca di fermo
I primi risultati del lavoro di ricostituzione dunale del 2021 a Casabianca, spazzati via dalla ruspe del Jova Beach Party.

Ha fatto scalpore il caso di Casabianca (Fermo), denunciato dal Comitato TAG Costa Mare. Nel 2021 era iniziato un progetto di ricreazione dell’ecosistema dunale, con la messa a dimora di talee di piante prelevate da alcune aree protette di Marche e Abruzzo. Questo progetto era una risposta alla distruzione delle giovani dune avvenuta nel 2019, sempre in occasione del Jova Beach Party.

Per effetto di lockdown e restrizioni varie, il lavoro del 2021 stava iniziando a dare i suoi frutti, ma ancora una volta l’evento guidato da Jovanotti è arrivato a fare tabula rasa, distruggendo quel poco di ripresa della vegetazione dunale.

La risposta del WWF Italia e di Jovanotti

Il WWF Italia, in contrasto con le sezioni locali del WWF, ha parlato di critiche infondate e di assenza di siti di nidificazione del fratino, specificando che vi siano stati positivi sopralluoghi in inverno e che nessuna duna sia stata ripianata. Anche lo stesso Jovanotti si è espresso sul tema, definendo “eco-nazisti” coloro che hanno mosso le critiche.

Il tema è molto caldo, e lo scontro sembra destinato a continuare.

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