Ambiente

Grifone: una storia sarda

Nei cieli della Sardegna da anni è tornato a volare un animale prima quasi scomparso e poi aiutato a diffondersi nuovamente: il Grifone

grifone

Il grifone è un animale molto particolare: nell’immaginario collettivo si pensa a un enorme mostro con il corpo di un leone, le ali di un vero grifone e un becco aquilino. Tuttavia, nella realtà si tratta di un uccello dal piumaggio molto caratteristico e dalla dimensioni intorno al metro.

Questo non lo rende un animale meno interessante o non meritevole di un adeguata salvaguardia. Conosciamolo meglio.

Storia e diffusione del grifone

grifone

Come detto, a livello mitologico il grifone è ben diverso da ciò che è in realtà. Il mito del grifone era presente in qualche modo già settemila anni fa in Egitto, ma la sua maggiore frequenza si riscontra nell’arte che successivamente crearono micenei e greci. Oggi molti hanno familiarizzato con questo mostro ibrido in narrazioni di culto come Harry Potter.

Il vero grifone è un avvoltoio, lungo tra i 95 e i 125 cm e con un’apertura alare che raggiunge i 2,8 metri, ed è diffuso in tutto il mondo (con piccole variazioni tra un’area e l’altra. In Europa e Asia si parla di gyps fulvus.

In Italia il grifone era praticamente sparito, con la sola Sardegna a resistere, ma negli anni da nord a sud sono avvenuti ripopolamenti a partire da esemplari provenienti dalla Spagna (lo Stato europeo in cui l’animale è più diffuso, con oltre 18.000 coppie).

Inoffensivo ma minacciato

Il grifone si è evoluto in un modo che lo ha reso inoffensivo: è uno spazzino, non attacca altri animali ma si limita a cibarsi di carcasse. Le sue zampe, infatti, non hanno capacità di afferrare e portare via in volo prede, e il collo è libero dal piumaggio voluminoso del resto del corpo per poter essere infilato nelle carni degli animali morti.

Nonostante il carattere pacifico, è comunque a rischio estinzione a causa di avvelenamenti, elettrocuzioni, bracconaggio e del disturbo dei suoi siti di nidificazione.

La Sardegna: roccaforte del grifone in Italia

In Italia un luogo da cui l’animale non è mai sparito (pur correndo il rischio) è la Sardegna, con i suoi rilievi impervi e le coste alte e frastagliate. Nel dopo-guerra l’animale si era avvicinato alla scomparsa dall’isola: dai 1000-1400 individui del 1940 si passò alle sole 21 coppie nel 1986. Tuttavia, toccato questo minimo, sono iniziate le opere di ripopolamento.

Fino ai primi anni 2010, la popolazione si attestava a 30 coppie distribuite tra le coste e l’entroterra di Bosa e Alghero. Dal 2015, con il progetto UE “LIFE – Under Griffon Wings”, è iniziata un’opera decisiva di integrazione delle popolazioni locali, ancora una volta con esemplari spagnoli: da 27 coppie nidificanti e 20 giovani involati del 2015 si è passati a 51 coppie nidificanti e 37 giovani involati del 2020.

Il ripopolamento non si ferma

Il successo dell’operazione in Sardegna è anche dovuto al contributo dei pastori, che hanno permesso di creare la prima rete di carnai aziendali in Italia, nei quali possono portare carcasse dai loro allevamenti e, dopo il controllo veterinario, lasciarli come cibo per i grifoni.

Il progetto LIFE è così stato rifinanziato nel 2021, diventando “Safe for Vultures”. L’obiettivo è quello di aiutare l’animale a riconquistare i suoi areali storici, di assicurarne la sopravvivenza a lungo termine e di proteggerlo dalle minacce antropiche.

Dalle impervie zone dell’entroterra fino alle ripide coste tra Bosa e Alghero, il grifone sta lentamente riprendendo i suoi spazi in Sardegna. In questo video il precedente progetto LIFE tira le somme dell’attività svolta tra il 2015 e il 2020.

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