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Ustica: la pianura in mezzo al mare

L’isola di Ustica è tristemente nota per il misterioso incidente aereo del 1980, ma ha tanto da offrire, soprattutto per i suoi abitanti.

Pensando alle Isole Eolie vengono in mente territori impervi, verticali, poco urbanizzabili e selvaggi, frutto del lavoro millenario di vulcani spenti (o ancora in attività). A Ustica la situazione è diversa: del resto non è parte dell’arcipelago.

Oltre la (tristemente nota) strage del DC-9 dell’Itavia c’è un luogo tutto da scoprire.

L’origine di Ustica

L’origine di Ustica, come quella di Filicudi, potrebbe risalire addirittura a un milione di anni fa. L’isola è ciò che rimane di un antico vulcano che si è sviluppato dalle profondità del mar Tirreno in modo molto diverso da quello seguito dalle Isole Eolie.

Il magma, infatti, alle Eolie risale per via dello scontro tra placche tettoniche (dove il materiale più superficiale, il mantello, si inabissa raggiungendo la parte più calda sottostante, l’astenosfera, che lo “scioglie” facendolo risalire fino alla crosta terrestre sotto forma di gas e magma, andando a creare in superficie i vulcani marini).

Ad Ustica il magma è risalito per via di una frattura distensiva sul fondo del Tirreno, cosa che lo rende più simile all’Etna o ai vulcani delle Hawaii che non alle isole Eolie (di cui, come detto, non fa parte).

Le caratteristiche dell’isola

Ustica si presenta come una estesa tavola ovale, una sorta di pianura in mezzo al mare che al suo centro vede ergersi la mezza-luna di quello che fu un grande cratere vulcanico. Questo carattere pianeggiante, pur rialzato rispetto al mare (poche le spiagge lungo la costa), ha reso l’isola più ospitale rispetto alle Eolie, consentendo l’agricoltura e la coltivazione privata.

Il fertile terreno vulcanico dell’isola ogni anno si fa casa per lo sviluppo delle tipiche lenticchie di Ustica, presidio slow food di antica tradizione.

Cosa fare ad Ustica?

L’isola, abitata da circa 1300 persone, vede il più grande agglomerato di case nell’area del porto, dove tra l’altro si potranno trovare i servizi fondamentali: bar, negozi di generi alimentari, ristoranti, pizzerie, farmacia, guardia medica, museo.

Nel centro sarà anche possibile noleggiare barche, barchini e mezzi di terra, nonché prenotare delle sessioni di diving e snorkeling.

Scavi archeologici

Ustica fu abitata già durante il neolotico, e per le sue terre sono passate svariate civiltà, i cui resti sono stati rinvenuti sia in terra che in mare (per via dei naufragi). Il Museo Archeologico di Ustica, nel centro storico, raccoglie questi reperti. Vi sono due antichi villaggi oggi sede di scavi archeologici: il Villaggio presso Rocca Falconiera e il villaggio presso lo Scoglio del Colombaro, in contrada Tramontana.

Grotte e immersioni archeologiche

Intorno all’isola si sviluppano svariate grotte, visitabili via barca. Inoltre, i tanti naufragi che si sono susseguiti nei secoli hanno reso il mare intorno all’isola un museo sottomarino, visitabile tramite immersioni con professionisti.

Escursioni

Come detto, l’isola è per lo più pianeggiante, ma ci sono tanti percorsi interessanti. Il suo rilievo centrale rappresenta una ottima oasi di verde che si staglia sul territorio. Sono presenti vari sentieri che portano in cima ai monti Costa del Fallo (234 metri) e Guardia dei Turchi (248 metri), punti di massima elevazione di Ustica. In cima Al Guardia dei Turchi è installata la stazione meteorologica dell’isola.

Come raggiungere Ustica?

porto ustica
Il porto di Ustica

Il miglior modo per raggiungere Ustica è prendere il traghetto dal porto di Palermo, che in circa tre ore di viaggio giunge al porto dell’isola (mare permettendo). In alternativa è possibile viaggiare in aliscafo, dimezzando i tempi del viaggio dal capoluogo siciliano a Ustica.

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