L’isola di Budelli: una fragile meraviglia della natura
L’isola di Budelli è conosciuta in Italia e nel mondo per la sua magica Spiaggia Rosa, ma anche per gli effetti deleteri che il turismo incontrollato ha avuto sulla sua salute.
Insieme con la Maddalena e Caprera, Budelli è sicuramente la più famosa tra le isole dell’arcipelago maddalenino, nel nord-est della Sardegna, di fronte alla Gallura. La sua è una storia di turismo sfrenato contrapposto a un rigoroso controllo negli ultimi anni, grazie anche al prezioso contributo del suo ex-guardiano.
In passato, come per le altre isole, c’è stato altro rispetto al turismo attuale. Scopriamo la storia di questa splendida isola.
Come si arriva a Budelli?
Budelli, insieme con le sorelle Razzoli e Santa Maria, è tra le isole più lontane dalle coste della Gallura. Per raggiungerla è necessario prenotare una visita guidata tramite le imbarcazioni autorizzate (che partono da Palau o da La Maddalena), e per visitarla è necessaria l’attenta supervisione delle guide del Parco della Maddalena, che in estate sorvegliano la natura di questa fragile isola.
Le imbarcazioni private, previo pagamento del ticket autorizzativo, possono solo osservare da lontano l’isola, sostando sul mare circostante.
La storia di Budelli
A differenza di La Maddalena e Caprera non sono noti resti di insediamenti megalitici a Budelli, ma di certo l’isola risultava frequentata già in antichità per via della sua posizione geografica, all’inizio della “Rotta dell’ossidiana”, che dalla Sardegna portava in Toscana, Liguria e Francia la preziosa pietra nera.
Budelli negli ultimi secoli è stata a lungo proprietà privata di varie persone. Negli anni ’80 del secolo scorso fu acquistata da un gruppo di imprenditori svizzeri, che per la sua gestione crearono la Nuova Gallura S.r.l. Nel 2005 l’isola andò all’asta per via di problemi legati alla società, e nel maggio 2016, dopo anni di contesa in tribunale tra vecchi proprietari e lo Stato italiano, passò ufficialmente sotto il controllo del Parco Nazionale dell’Arcipelago della Maddalena.
Mauro Morandi, il Robinson Crusoe italiano
Dal 1989 al 2021, per 32 anni, l’isola è stata custodita dal modenese Mauro Morandi, ex insegnante di educazione fisica che qui viveva da solo nella sua piccola casa di fronte alla preziosa Spiaggia Rosa. Morandi inizialmente era intenzionato, con degli amici, a compiere un viaggio in Polinesia a bordo di una barca, e per ripagare i debiti del suo acquisto decisero di fare una stagione all’arcipelago. Il caso volle che l’allora custode di Budelli se ne stesse andando, e Morandi, scoperto questo angolo di paradiso ben più vicino della Polinesia, decise di prenderne il posto, ottenendo il benestare dei proprietari dell’epoca.
Negli anni i maddalenini e l’Ente Parco iniziarono a far rimostranze rispetto alla sua presenza, e infine nel 2021, a 82 anni, Morandi ha abbandonato l’isola che tanto ha significato per lui. Oggi vive alla Maddalena, e non ha nostalgia.
La Spiaggia Rosa e la Spiaggia del Cavaliere: fragili bellezze
Oggi Budelli è praticamente inaccessibile, se non sotto l’attenta supervisione delle guardie del Parco. Questo è dovuto ai danni provocati da decenni di turismo incontrollato, che ha causato il consumo delle sue spiagge più belle.
La Spiaggia Rosa
La Spiaggia Rosa, così chiamata perché un tempo la sua sabbia si presentava di questo particolare colore, oggi si presenta di un pur splendido bianco acceso, ma questo ne testimonia lo scarso stato di salute. Un tempo, il suo colore era garantito dalla presenza di un microorganismo che si attacca ai gusci dei molluschi che abitano le praterie di posidonia al largo dell’arenile, frantumati dal mare e poi depositati sulla spiaggia.
Con l’avvento del turismo di massa, il continuo passaggio di barche ha fatto arretrare la posidonia, interrompendo questo apporto di frammenti rosa. Inoltre, tantissimi turisti hanno nel tempo prelevato questa unica sabbia per portarla a casa come souvenir, spogliandola a mano a mano. Oggi la Spiaggia è off-limits per chiunque: sono vietati il calpestio e le balneazione.
La Spiaggia del Cavaliere
Storia simile, ma arrivata alle stesse conclusioni solo nel 2022: La Spiaggia del Cavaliere è diventata a sua volta inaccessibile. Negli anni il calpestio e l’afflusso incontrollato di turisti hanno portato all’erosione dell’arenile, con il dimezzamento delle dimensioni della sua duna.
Nel 2020 si era deciso di limitare l’accesso a un quarto della spiaggia, solo tra le 10.30 e le 16 di ogni giornata e solo se autorizzati. A maggio 2022, a fronte delle ultime evidenze scientifiche sul precario stato di conservazione della spiaggia, l’Ente Parco ha deciso per la totale chiusura.