L’isola di Tavolara tra mare, montagna e caprette dai denti d’oro
Tavolara è regno di un mare turchese, adatto alle immersioni o alla semplice balneazione, ma anche di un crinale montuoso che supera i 500 metri, su cui fare trekking.
Tavolara è un’isola davvero particolare, a dir poco unica. È regno nel vero senso della parola, almeno a quanto dicano i suoi abitanti storici, i Bertoleoni, sull’isola dall’800. Ma è anche regno di biodiversità e di un particolare contrasto tra il suo bellissimo mare e le sue cime montuose.
Per i turisti una giornata a Tavolara significa avere l’imbarazzo della scelta: vediamo insieme quali possibilità offre questo luogo speciale a due passi dalla Costa Smeralda.
Come si arriva a Tavolara?
L’isola si trova di fronte alla baia di Loiri Porto San Paolo, da cui dista solo tre chilometri. Il suo porticciolo, alla base della piccola lingua di terra dello Spalmatore, accoglie quotidianamente barche cariche di turisti, che possono liberamente ormeggiarvi.
Le regole
A livello regolamentare bisogna rifarsi a ciò che ha definito l’Ente Gestore dell’Area Marina Protetta di Tavolara: il mare dell’isola è sotto protezione “media” (Zona B: Riserva Generale) per buona parte del suo perimetro, e nella sua estremità orientale è del tutto protetto (Zona C: Riserva Integrale). Per i turisti non deve essere una preoccupazione: l’area dello Spalmatore, dove si attracca e dove si trovano le calette, è quasi completamente in Zona C di Riserva Parziale, con minime limitazioni.
La natura di Tavolara
Come detto, l’isola offre tutto ciò che si potrebbe chiedere: mare cristallino, del colore turchese tipico di questa zona della Sardegna, e dei rilievi quasi dolomitici che lo sovrastano. Appena attraccati ai moli collocati presso la Spiaggia Hermaea, si è accolti dai due ristoranti e dal bar in attività sull’isola. Qualche metro più a sud si estende la lingua dorata della lunga Spiaggia di Chinelli, la più ampia dello Spalmatore. Ma il vero spettacolo è rappresentato dall’istmo del Passetto: una lingua di sabbia in mezzo al mare, oltre la quale si trova Punta Spalmatore.
Non solo mare: le escursioni sui rilievi
Tavolara, anche se meta estiva di turisti in cerca di una balneazione fuori dall’ordinario, è anche un luogo in cui fare trekking, seguendo i ripidi sentieri che la percorrono e che conducono alle sue vette, oltre i 500 metri sopra il mare. Da qui sarà possibile ammirare un panorama incredibile su buona parte della Sardegna nord-orientale.
Le caprette “dai denti d’oro” e le altre specie: un’isola di biodiversità
Dopo il mare e i monti, non si può non parlare degli abitanti animali di quest’isola. I primi che vengano in mente sono le caprette “dai denti d’oro” che i Bertoleoni si trovarono davanti al loro arrivo, e che da allora hanno deciso di allevare. La leggenda vuole che i denti fossero dorati perché si cibassero di elicriso (o di euforbia), ma la tesi non regge. Come la storia del titolo di regnanti ricevuto dai Bertoleoni, di questi particolari animali non vi è traccia: vi sono cenni nella reportistica dell’epoca, ma nessuna prova concreta che siano esistite.
L’isola ospita anche una specie aviaria vulnerabile, la Berta Minore, che sull’isola è presente con la metà degli individui esistenti al mondo.
Festival del Cinema “Una Notte in Italia”
Tavolara è anche terra di cinema, in quanto ogni anno (d’estate) ospita un particolare festival cinematografico, “Una Notta in Italia”. Durante l’evento sono proiettate pellicole italiane di fresca (o freschissima) uscita, a detta degli organizzatori “alcune volte [quelle più bistrattate] dai circuiti di distribuzione”.