Il ruolo dell’Italia dopo l’adozione della risoluzione 2654 relativa al Sahara Marocchino.
Il Ministero degli Affari Esteri del Regno del Marocco ha espresso la propria soddisfazione per l’adozione da parte del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite della risoluzione 2654 sulla questione del Sahara marocchino. . Viene premiata la politica della “mano tesa ” fortemente sostenuta da Sua Maestà nel campo della politica estera .
Una scelta che ha portato, come recita la nota al” crescente sostegno internazionale di paesi importanti e influenti per l’Iniziativa di autonomia marocchina, l’apertura a Laâyoune e Dakhla di oltre trenta Consolati Generali, il mancato riconoscimento di oltre l’84% degli Stati membri dell’entità fantoccio, nonché come lo sviluppo economico e sociale delle Province meridionali, sono tutti esempi di questa dinamica altamente positiva.” .
In questo quadro è importate sottolineare due aspetti; la prima, che vende nella soluzione politica e nel piano di autonomia avanzata un processo solido e credibile . Mentre la seconda nota è che “Il Consiglio di Sicurezza, infatti, ha (nel preambolo n. 23) ” chiede ” a l’Algeria ” che ” le popolazioni dei campi di Tindouf – vengano debitamente registrate, e sottolineando l’importanza che a tal fine vengano prese tutte le misure necessarie”. La stessa richiesta è stata rivolta (nel dispositivo operativo n. 15) alle agenzie dell’ONU di osservare le “best practices” dell’ONU nella consegna degli aiuti umanitari alle popolazioni dei campi. Il Consiglio ha così confermato le preoccupazioni della comunità internazionale in merito alla diversione sistematica degli aiuti umanitari destinati a queste popolazioni, debitamente documentate nei rapporti delle organizzazioni internazionali.
In questo quadro credo che anche l’Italia possa essere protagonsita , come , sostenuto sia dal Presidente del Cosiglio Giorgia Meloni, nel suo dicorso alla Camera , l’Italia deve tornare ad essere protagonista del Mediterraneo.
Dal mio punto di vista questa presenza rafforzata dell’ Italia deve vedere la creazione la creazione di una comunità rafforzata del Mediterraneo che includa oltre all’italia , la Francia, la Spagna ed il Marocco. Una vera area di libero scambio e circolazione di merci e persone , oltre ad una comunità economica basata sulla economia etica .
Infatti, l’Italia deve sceglie con chi trattare . Se l’etica ha il suo peso anche in economia potrebbe essere la volta buona per istaurare un economia sociale di mercato.
Per fare questo non possiamo permettere che nel Nord Africa vi siano zone grige o pseudo conflitti ma deve esserci la certezza. Il piano di autonomia delle provincie meridionali del Marocco rappresenta la certezza , il futuro e la possibilità di risolvere le zone grige e gli pseudo conflitti .
Per usare le recenti parole del Ministro degli Affari esteri italiano, Antonio Tajani, il Marocco , svolge un “ruolo cruciale nella sicurezza del Medieterraneo” ma questa sicurezza passa necessariamete attraverso il sostegno alla politica di pacificazione del sud e del Marocco e al sostegno all’azione dolce e risoluta di Sua Maestà in questo campo.
Marco Baratto