Mondiale in Qatar: in quali stadi si giocherà?
Ospitare il mondiale di calcio non significa solo sognare di alzare il trofeo in casa propria. Ma anche costruire nuovi stadi: scopriamo quelli qatarioti.
Si sa: ospitare i mondiali di calcio è un modo per affermare il proprio prestigio, sia come Stato sia come federazione calcistica. E per mostrare la propria grandezza si costruiscono o ristrutturano i propri stadi secondo i più moderni criteri.
Il Qatar, la nazione che ospiterà i Mondiali di Calcio tra novembre e dicembre prossimi, ha sfruttato le proprie grandi risorse economiche (da superpotenza dell’industria petrolifera) per creare una serie di strutture avveniristiche, a volte dalle forme inusuali, in cui si giocheranno le 64 partite previste. Scopriamole insieme.
Dove si trovano gli stadi del Mondiale in Qatar 2022?
Saranno otto gli stadi in cui si giocheranno le partite del Mondiale di calcio 2022. Le strutture sono divise in cinque città diverse, anche se di fatto si potrebbero considerare due. A parte Al-Khawr (anche nota come Al-Khor), più a nord nel Paese, in cui è sorto lo Stadio Al-Bayt, il resto degli eventi si terrà in sette stadi collocati a Doha e in altre città della sua area metropolitana: Lusail (Stadio Iconico di Lusail), Ar Rayyan (Stadio Ahmed bin Ali, Khalifa International Stadium, Stadio dell’Education City) e Al Wakrah (Stadio Al-Janoub).
Stadio Al-Bayt
Tra tutti gli stadi, quello di Al-Bayt è il più settentrionale, collocato ad Al-Khawr City, capoluogo dell’omonimo distretto. Il significato del nome di questa cittadina di poco più di 30.000 abitanti è tutto un programma: in arabo Al-Khawr significa baia, su cui infatti si affaccia.
Lo stadio è collocato appena a sud del centro abitato, e rappresenta un enorme quartiere a sé stante, al cui centro è posta la sua struttura rettangolare (a forma di tenda beduina). Tutto intorno si trovano giardinetti, campi da calcio in cui allenarsi, piscine e giochi d’acqua, parchi giochi per bambini e noleggi di biciclette per spostarsi più velocemente all’interno di questa immensa area. Lo stadio Al-Bayt è il secondo per capienza: ben 60.000 posti a sedere.
Doha e dintorni: 7 stadi, una grande area metropolitana
Doha, come detto, oltre ai due stadi che effettivamente si trovano entro il perimetro del centro abitato (Al Thurama e Stadium 974), di fatto comprende anche i cinque stadi che sono sorti nelle sue città satellite limitrofe (Lusail, Ar Rayyan e Al Wakrah). La capitale del Qatar sarà quindi il vero e proprio centro dell’attività del prossimo Mondiale di Calcio.
Lusail: uno Stadio Iconico
A Losail non hanno aspettato che le telecamere arrivino a trasmettere in giro per il mondo le immagini del loro stadio, permettendo a tutti di farsene un’opinione. La struttura nasce già con il nome di Lusail Iconic Stadium, lo stadio iconico di Losail, e sicuramente non è uno stadio qualunque. Qui, infatti, si giocherà la finale dei Mondiali, la partita delle partite, e al suo interno si riuniranno fino a 86.250 persone (capienza più grande tra tutti gli stadi del Mondiale 2022). Dopo questo evento lo stadio verrà parzialmente smantellato, riducendo al capienza a 40.000 posti e utilizzando il materiale rimosso per costruire nuovi spazi comuni.
Ar Rayyan: tre stadi, tra nuovo e vecchio
Ad Ar Rayyan, appendice occidentale dell’area metropolitana di Doha, sono sorti due nuovi stadi, che si sono aggiunti al già esistente Khalifa International Stadium. Quest’ultimo, avendo più anni alle spalle, ha nei suoi dintorni un’estesa area di servizi e parchi, ed è inserito nel centro di Al Rayyan. I due nuovi stadi, l’Ahmed bin Ali e lo stadio dell’Education City, si trovano in aree più periferiche di questo sobborgo e in generale della metropoli di Doha. In entrambi i casi, si nota come siano stati costruiti per necessità, senza una reale connessione con il contesto circostante (se non per i rimandi alla cultura locale).
Al Wakrah: il particolare stadio Al-Janoub
Tra tutti gli stadi di Qatar 2022, l’Al-Janoub è sicuramente quello per cui gli architetti si sono sbizzarriti di più. O meglio l’architetta, visto che il suo progetto è frutto della fantasia della britannica (di origini irachene) Zaha Hadid. La sua struttura vorrebbe richiamare la forma delle vele dei dau (o dāw, tipiche imbarcazioni arabe) in legno simbolo del Qatar.