San Nicola e la leggenda delle mele
San Nicola e la leggenda delle mele. Il 6 dicembre si festeggia il vescovo di Myra, le cui spoglie sono custodite a Bari.
San Nicola e la leggenda delle mele
La tradizione popolare vuole che il 6 dicembre si festeggi donando e ricevendo delle mele rosse.
Secondo un’antica leggenda, un giorno Nicola viene a sapere che nella sua città ci sono dei bambini che non hanno di che sfamarsi. Il futuro santo apprende che i tre bambini vivono con il padre che però non riesce a guadagnare il necessario. Per non offendere il genitore, Nicola aspetta che tramonti il sole e nasconde sotto i suoi abiti tre mele. Raggiunge la casa dei poveri piccini, mette sul davanzale i frutti e si allontana. Nel corso della notte avviene una prodigiosa trasformazione. Quando il povero padre apre la finestra trova tre lingotti d’oro che vende subito, così da poter comprare del cibo ai suoi figli. Ecco perché, l’iconografia classica rappresenta il vescovo di Myra con tre palle d’oro.
Invece, un’altra leggenda racconta la triste storia di tre ragazze nate in una famiglia di nobili decaduti. In preda alla disperazione, e alla ricerca di danaro, il padre decide di farle prostituire. Durante la notte, Nicola mette vicino alla finestra delle giovani tre frutti che poi si riveleranno di oro purissimo. Le ragazze sono salve e si liberano dalla condanna della prostituzione.
6 dicembre, antiche usanze italiane
Il 6 dicembre è un giorno di festa non soltanto in molte regioni italiane ma anche nel Nord Europa. Nel nostro Paese, il vescovo è celebrato soprattutto in Puglia, Sicilia, Lombardia e Valle d’Aosta.
La notte fra il 5 ed il 6 dicembre i bambini mettono nei pressi di una finestra un tozzo di pane e del latte. E’ una piccola ricompensa per Nicola che visita tutte le case lasciando delle croccanti mele. A Lecco ed in altre zone limitrofe, il giorno di san Nicola le mele sono prima benedette e poi distribuite ai fedeli. Inoltre, è tradizione decorare questi frutti con barba e copricapo, così da ricordare il buon vescovo.