Il torrone e la leggenda di Cremona

Il torrone e la leggenda di Cremona. Di origini molto antiche si prepara con ingredienti semplici come miele, frutta secca ed albumi d’uovo.
Il torrone e la leggenda di Cremona
Un’antica leggenda lega la nascita di questo dolce alla città di Cremona. Nel 144, il 25 ottobre, Bianca Maria Visconti convola a nozze con il duca di Milano Francesco Sforza. La festa si svolge a Cremona e dura per più giorni. Il banchetto è ricco di pietanze elaborate.
Fra i dolci serviti agli invitati alla fine del banchetto ve ne è anche uno molto particolare preparato con miele e mandorle. La sua forma è un richiamo al Torrazzo, ossia dalla torre campanaria cittadina. Ecco perché si chiama torrone.
Il Torrazzo è il campanile più alto d’Europa ed è dotato di un orologio astronomico fra i più grandi del mondo.
E’ un dolce così delizioso che in breve tempo si diffonde anche oltre i confini di Cremona. Invece, secondo alcuni esperti le vere origini di tale dolce si devono cercare in un’epoca precedente. Si pensa che i primi ad inventarlo siano stati gli arabi che poi lo avrebbero fatto conoscere in Sicilia ed in Spagna. Da qui poi, il torrone si sarebbe imposto come dolce regionale italiano.
Una delle motivazioni a favore di tale tesi risale allo stesso nome che potrebbe indicare la tostatura della frutta secca.
La tradizione italiana
Il torrone, nel nostro Paese, si consuma soprattutto durante le festività natalizie. Si può gustare al naturale oppure per impreziosire altre preparazioni come creme e budini. Se avanza si può utilizzare negli impasti delle torte, praline e semifreddi.
Si produce a Cremona, in Sardegna, in Sicilia, in Campania, in Abruzzo ed in molti altri luoghi. Le versioni più tradizionali comprendono noci, mandorle, albumi d’uovo, miele ed ostie. Esistono però ricette arricchite con cioccolato, sia bianco che fondente, liquori e spezie. Inoltre, può essere duro o dolce. A Napoli esiste il torrone dei morti che si serve il 2 novembre, giorno dei fedeli defunti.