SocietàSpettacoli

È tornato il carnevale di Cagliari

Dopo gli anni di restrizioni, torna a Cagliari il carnevale tradizionale, con la sua tipica Ratantira a movimentare le vie della città guidando la sfilata in maschera.

Anche Cagliari riassapora il gusto della normalità (e dei dolci carnevaleschi) in questo 2023 senza più restrizioni e controlli. Ieri, Giovedì Grasso, è tornata la tambureggiante Ratatira cagliaritana, con i tamburini e le percussioni a guidare la pacifica sfilata in maschera per le vie della città.

Questo primo percorso, partito da piazza Indipendenza e poi sceso verso Villanova, per poi proseguire verso il quartiere Marina e concludersi a Stampace, ha rappresentato la prima delle tre sfilate previste per il Carnevale di Cagliari 2023. Ma prima di scoprire il programma, parliamo della storia di questo carnevale cittadino.

La storia del Carnevale di Cagliari: occasione di unione ieri e oggi

Il Carnevale di Cagliari è definito tradizionale, e molti potrebbero pensare si tratti di antichissimi riti risalenti al passato pre-cristiano della Sardegna, come quelli del centro-Isola. In realtà è una tradizione recente, nata nel dopoguerra per rinsaldare il tessuto sociale della città, martoriata dai bombardamenti.

Sa Ratantira, questa parata in maschera guidata da un gruppo di percussionisti muniti di tamburi, tamburini, tamburelli e piatti, nasce in quegli anni di riorganizzazione sociale e ripartenza. Le menti dietro questo evento furono Pinuccio Schirra e Tonino D’Angelo.

Negli anni il carnevale di Cagliari ha visto aggiungersi nuove maschere a quelle tradizionali della città (personaggi di vita quotidiana), ma anche un progressivo declino, fino allo stop a fine anni duemila. Nel 2017 l’associazione Sa Ratantira Casteddaia ha ripreso in mano questa tradizione cagliaritana.

Il programma 2023

Come detto, il Carnevale di Cagliari 2023 è già iniziato ieri, Giovedì Grasso, con la prima Ratantira da Piazza Indipendenza a Stampace. Ma questo è solo l’inizio: si replica già domenica 19 febbraio alle 17.30 con una nuova Ratantira, che stavolta partirà da Corso Vittorio Emanuele e proseguirà per via Manno, via Regina Margherita, via Roma, largo Carlo Felice e si fermerà in Piazza Yenne.

Domenica 19 sarà anche il giorno delle “Pagaie in maschera”, dalle 10 alle 13 (tempo permettendo), che partiranno dal Canale Palma (presso Sali Scelti) e proseguiranno fino al Molo Ichnusa.

Martedì Grasso, 21 febbraio, sarà il giorno conclusivo: alle 17 partirà l’ultima Ratantira da Piazza Giovanni XXIII°, per poi proseguire per via Dante, via Paoli, via Sonnino, via Alghero, via Garibaldi, via Manno e quindi terminare di nuovo in Piazza Yenne.

Il rogo di Cancioffali

A chiudere il Martedì Grasso e il Carnevale non sarà però l’ultima Ratantira, bensì il rogo di Re Cancioffali. Come nel Karrasegare Osinku di Bosa e nel Carrasciali Timpiesu di Tempio il Carnevale si conclude con un grande rogo di un personaggio che in qualche modo lo incarna, e il cui sacrificio ha valenza propiziatoria.

Il rogo di Cancioffali si terrà alle 20 in via Santa Margherita, prosieguo di piazza Yenne. In questi giorni no mancheranno zippole e dolci tipici del Carnevale della Sardegna.

Tag

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close
Privacy Policy Cookie Policy