IL CASTO DENUNCIA LE PAROLE DI KAIS SAIED PRESIDENTE DELLA TUNISIA

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato della Confederazione delle Associazioni Senegalesi in Toscana (C.A.S.TO):
“Kaïs Saïed, il presidente della Tunisia ha criticato martedì 21.02.23, durante una riunione del Consiglio di sicurezza nazionale in Tunisia, le “orde di migranti illegali” provenienti dall’Africa sub-sahariana che vogliono secondo lui “cambiare la composizione demografica della Tunisia”. Parole irrispettose, offensive e di odio a tutte le popolazioni dell’Africa subsahariana.
La Confederazione delle Associazioni Senegalesi in Toscana (C.A.S.TO) condanna queste osservazioni con la massima energia e chiede al Presidente della Tunisia di ritirarle al più presto.
Ci aspettiamo dalle nostre autorità una reazione molto significativa e plausibile, se necessario una convocazione degli ambasciatori della Repubblica tunisina presenti nei nostri vari paesi per chiedere il risarcimento di questo danno. La denuncia deve provenire dal più alto livello delle istituzioni in Africa (UA, ECOWAS, ecc…).
Tuttavia 100.000 (più precisamente 99.779) tunisini residenti in Italia (senza dimenticare i senza documenti), africani in situazione irregolare in Tunisia sono solo 20.000 su una popolazione di 12.000.000 hts. Nell’Africa sub-sahariana, i tunisini sono molto presenti in diversi settori economici.
Tuttavia, come può un capo di stato con un paese composto da un numero così elevato di emigranti permettersi un tale comportamento e fare tali dichiarazioni?
Poiché l’immigrazione clandestina è una questione complessa che viene spesso associata al razzismo. Le persone che cercano di migrare in un altro paese per motivi economici o politici spesso affrontano sfide significative, anche in termini di rispetto dei diritti umani e della dignità umana: ma gli africani sono i più a rischio.
Pochi giorni fa 60 persone hanno perso la vita sulle coste italiane in Calabria, chiediamo una migliore gestione delle partenze ma anche degli arrivi proteggendo esseri umani che spesso sono innocenti e non sanno cosa li aspetta sull’altra sponda, la vita umana è sacra.
Tuttavia, CASTO sottolinea che l’immigrazione clandestina non è un problema che può essere risolto semplicemente chiudendo le frontiere o deportando le persone che cercano di stabilirsi in un nuovo paese.
È più urgente combattere il razzismo e fornire assistenza umanitaria alle persone che cercano di migrare in un nuovo paese.
E’ importante non lasciarsi sfuggire questo comportamento discriminatorio e chiedere ai nostri Stati di assumersi le proprie responsabilità.
Toscana, 02/03/2023
Il Comitato Direttivo”