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Lotta Champions: chi ha più speranze?

Quattro (anzi cinque) squadre in tre punti, ma solo tre posti Champions disponibili oltre a quello già ben saldo in mano al Napoli capolista: chi ha più speranze di spuntarla?

La vittoria della Roma di ieri notte ha reso ancora più combattuta la lotta per aggiudicarsi un posto nella prossima edizione della Champions League. Come noto, la Serie A qualifica ogni anno le prime quattro squadre del campionato a partecipare alla successiva edizione della coppa dalle grandi orecchie. Quest’anno la sfida per quei quattro posti è più accesa che mai: dietro il Napoli capolista, dopo un vuoto di 15 punti, si trovano comprese in tre punti Inter, Juventus (se non si conta la penalizzazione), Lazio, Milan e Roma.

Chi ha più probabilità di spuntarla?

Juventus, 50 punti (35 in caso di conferma della penalizzazione): calendario duro e guai giudiziari

Per la Juventus il campionato sta andando benino, con un secondo posto in linea con il valore della rosa. Ma i 50 punti ottenuti al momento sono teorici: pesa il -15 sentenziato dalla Corte d’Appello FIGC a gennaio nell’ambito dell’inchiesta sulle plusvalenze irregolari. Pare che per vizi di forma nella sentenza ci siano buone probabilità che il -15 venga annullato, ma per quanto riguarda il possibile falso in bilancio (la famosa manovra stipendi) il rischio di penalità è anche più pesante.

Se dal lato giudiziario non tira buona aria, sul campo le cose non vanno meglio: il calendario propone tredici ultime giornate con cinque scontri diretti. La Juventus affronterà l’Inter (19 marzo, a San Siro), la Lazio (8 aprile, all’Olimpico), il Napoli (23 aprile, in casa), l’Atalanta (7 maggio, a Bergamo) e il Milan (28 maggio, in casa). E il 4 e il 26 aprile affronterà l’Inter nelle due sfide di semifinale di Coppa Italia. Senza contare la doppia sfida contro il Friburgo in Europa League, il 9 e il 16 marzo.

Impegni ravvicinati, tanti scontri diretti. Ma le restanti otto giornate di Serie A non appaiono proibitive: a parte Bologna e Udinese, che stanno disputando un’ottimo campionato, le altre squadre non dovrebbero rappresentare ostacoli insormontabili. Per il valore della rosa juventina, nel caso in cui a fine campionato non vi siano penalizzazioni da scontare, un posto tra le prime quattro dovrebbe essere fattibile.

Inter, 50 punti: scontri diretti, Coppa Italia e Champions League

Anche l’Inter è a rischio: il calendario da qui alla fine è davvero impegnativo. Cinque gli scontri diretti: Juventus (19 marzio, in casa), Lazio (30 aprile, in casa), Roma (7 maggio, all’Olimpico), Napoli (21 maggio, al Maradona), Atalanta (28 maggio, in casa). E tra le restanti partite vi sono la Fiorentina e il Sassuolo (in casa) e poi Spezia, Empoli, Verona, Salernitana e Torino fuori casa.

A ciò si aggiungono la doppia sfida contro la Juventus in semifinale di Coppa Italia (4 e 26 aprile) e i possibili quarti di finale in Champions League (11-12 aprile e 18-19 aprile). Tanti impegni gravosi e ravvicinati, come nel caso della Juventus: i passi falsi dell’ultimo mese potrebbero risultare fatali a fine campionato.

Lazio, 48 punti: nulla da perdere

La Lazio di Maurizio Sarri non ha una rosa forte come quelle di Inter, Juventus e Milan, ma se la sta giocando. Nelle ultime tredici giornate gli aquilotti affronteranno quattro scontri diretti: il derby contro la Roma (19 marzo), la Juventus (8 aprile, in casa), l’Inter (30 aprile, a San Siro) e il Milan (7 maggio, a San Siro). Le altre partite, ad eccezione di quelle contro Spezia e Cremonese, sono contro squadre di centro classifica, battibili ma non semplici da affrontare. Contando anche gli impegni in Conference League (dove c’è la possibilità di vincere il trofeo), l’impresa è ardua, ma non impossibile.

Milan, 47 punti: dallo scudetto al dubbio Champions, serve ritrovarsi per lo sprint finale

Il Milan in un anno è passato dal vincere uno scudetto contro i più acerrimi rivali all’essere invischiato in una lotta per un posto nella prossima Champions League. Tanti infortuni e una magia che sembra essere sparita nel gruppo sono le maggiori cause di questo crollo (al di là dei grandi meriti del Napoli). L’8 marzo verrà messo un primo punto sulla stagione: uscendo imbattuti dal ritorno degli ottavi di Champions League in casa del Tottenham si otterrebbe un accesso ai quarti di finale che sarebbe oltre ogni più rosea aspettativa.

Ma in campionato le cose non sono in discesa. Quattro scontri diretti da qui alla fine: Napoli (2 aprile, al Maradona), Roma (30 aprile, all’Olimpico), Lazio (7 maggio, in casa) e Juventus (28 maggio, a Torino). Le restanti partite vedono tra le sfidanti i fanalini di coda Spezia, Verona, Cremonese e Sampdoria, Salernitana e Lecce e poi le squadre del “midfield” (Bologna, Udinese, Empoli, Lecce). Non un calendario proibitivo, ma la recente forma espressa dai rossoneri non dà garanzie. Di certo fallire la qualificazione alla prossima Champions League rappresenterebbe una brutta battuta d’arresto nel progetto di rilancio di Cardinale.

Roma, 47 punti: tra sogno e realtà

Tra le cinque squadre in lotta per gli ultimi tre posti Champions dietro al Napoli, la Roma appare come la meno pronta a mantenere il livello necessario per terminare il campionato tra le prime quattro. La rosa ha campioni capaci di risolvere una partita da soli (Dybala su tutti, ma anche Abraham, Wijnaldum, Pellegrini, Spinazzola), ma nonostante la quarta miglior difesa del campionato (21 gol subiti) è di gran lunga il peggior attacco tra le cinque contendenti (soli 32 gol).

I giallorossi potrebbero puntare a vincere l’Europa League (non semplice contro Arsenal, Juventus, Manchester United e Siviglia, sempre che si batta la Real Sociedad negli ottavi), e questo rappresenterebbe un impegno faticoso in più. Ma anche in campionato pare esserci uno spiraglio.

La Roma avrà quattro scontri diretti da qui alla fine: il derby contro la Lazio (19 marzo), l’Atalanta (23 aprile, a Bergamo), il Milan (30 aprile, in casa), l’Inter (7 maggio, in casa). Di fatto, tre su quattro all’Olimpico. Le restanti partite, ad eccezione di quella contro la Sampdoria ultima in classifica (ma comunque combattiva), sono contro squadre di metà classifica, con poco da perdere ma anche con incerte motivazioni. Arrivare tra le prime quattro sarebbe un capolavoro per Mourinho, ma pare difficile.

Atalanta: è finita per quest’anno?

L’Atalanta, pur citata negli scontri diretti, ha 42 punti e pare fuori da questa contesa. Nelle ultime cinque giornate la squadra di Bergamo ha ottenuto una vittoria, un pareggio e tre sconfitte, quattro punti su quindici. Non pare stagione per gli uomini di Gasperini, specie per le stelle Zapata e Muriel, un tempo risolutori di tante gare e quest’anno a dir poco evanescenti. Difficile riescano a ritrovare la forma e rimontare in questo ultimo terzo di campionato.

Una nota a margine di tutto ciò: le date e gli orari della Serie A sono stati definiti fino all’8 aprile. Da quella data in poi restano ancora da stabilire anticipi, posticipi e orari, quindi le date riportate sono da prendere come riferimento generale.

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