Il cioccolato può favorire l’apprendimento
Il cioccolato può favorire l’apprendimento. La scienza associa il consumo di tale ingrediente con una riduzione del declino cognitivo.
Il cioccolato può favorire l’apprendimento
Uno studio australiano pubblicato sulla rivista “Appetite” dimostra che il cioccolato può aiutare le capacità cognitive. Gli studiosi hanno analizzato un gruppo di circa mille volontari che hanno effettuato delle visite utili per stabilire lo stato di salute cerebrale. Dai risultati è emerso che consumare del cioccolato almeno una volta a settimana può aiutare a ridurre il declino cognitivo e a migliorare la memoria. Inoltre, gli studiosi hanno evidenziato maggiori capacità di pensiero astratto.
Gli effetti benefici dipendono dai flavonoidi che si trovano in maggior concentrazione in quello fondente.
Un quadratino di cioccolato contro lo stress
Oltre a contribuire alle prestazioni intellettuali, il cibo degli dei potrebbe essere utile per alleviare lo stress. Un’indagine scientifica svolta all’università di Bratislava dimostra che il cioccolato fondente aiuta a combattere le tensioni. L’effetto è dovuto alla presenza di flavonoidi ed epicatechina, una sostanza in grado di migliorare il flusso sanguigno. Inoltre, gli studiosi hanno evidenziato che il cioccolato amaro può essere utile per regolarizzare, nei momenti di stress, il battito cardiaco e la pressione arteriosa.
Il legame positivo fra questo delizioso cibo ed il tono dell’umore è dimostrato anche da uno studio condotto dall’università nazionale di Seoul. Dai dati emerge che sono sufficienti 30 grammi di fondente all’85% per sentirsi più felici. I partecipanti hanno risposto a di questionari relativi al tono dell’umore. Per completare lo studio ci si è concentrati anche sul microbiota intestinale. Secondo i ricercatori, fra chi ha preferito il fondente all’85% il malumore era meno frequente, così come il microbiota intestinale era molto più diversificato. Invece, i dati erano meno incoraggianti per chi aveva preferito il fondente al 70%.
Trattandosi di un alimento calorico non è indicato per tutti e non rappresenta un’alternativa alle cure mediche e farmacologiche.