Sandro Arzu è scomparso da un mese. Per Arzana si tratta di un vero e proprio mistero. Arzu, infatti, pregiudicato con obbligo di firma, nonostante tutto viveva una vita tranquilla. Sono troppi i misteri intorno alla scomparza di Sandro Arzu. Analizziamone alcuni.
- L’8 di marzo Sandro Arzu è stato visto da una telecamera installata all’uscita di Arzana. Arzu come sempre era alla guida della sua Opel Corsa, passava su delle strade periferiche. Poi più nulla: non ci sono altre telecamere che possono indicare la strada presa da Arzu.
- 8 giorni dopo qualcuno fa ritrovare l’auto di Arzu lungo la striscia parafuoco di Su Pradu. Ci sono dei colpi di fucile sul parabrezza e del sangue, così scrivono note fonti stampa isolane.
- L’auto in quel punto potrebbe non essere arrivata con Arzu alla guida.
- Il telefonino di Arzu è spento dalle 19.30 dell’8 di marzo. Da quel giorno nessuna riaccensione. Non lo si è trovato nemmeno in auto.
- L’8 marzo l’uomo si era regolarmente presentato in caserma per apporre la firma sul registro in forza all’obbligo di soggiorno, come prevede la condanna che Arzu sconta. Tutto normale, Arzu a suo modo era rispettosissimo dell’obbligo di firma, così tanto che il magistrato autorizzava sempre tutti gli spostamenti richiesti con giusta motivazione.
- L’8 di marzo Arzu avrebbe trascorso una giornata tranquilla.
- L’allarma è scattato quando non si è presentato a cena: immeditatamente i familiari hanno contattato le forze dell’ordine.
- I cani molecolari arrivati persino da Bologna per ora non hanno dato nessun esito alle ricerche.
- Il DNA sulle tracce rivenute sulla vettura deve essere comparato.
- Nel settembre 2021: Arzu era in regime di semi libertà dopo la condanna per droga. Si era presentato all’ospedale di Lanusei, accompagnato da un soccorritore, con una ferita di arma da fuoco tra il collo e la spalla. Da subito gli inquirenti avevano scartato l’ipotesi di un proiettile vagante ritenendo plausibile, visti i suoi precedenti, un’azione mirata nei suoi confronti.
