Maturità Alessandro Manzoni ripasso Inni Sacri
Maturità Alessandro Manzoni ripasso Inni Sacri. Ripasso rapido dell’opera del Manzoni, composta fra il 1812 ed il 1822.
Maturità Alessandro Manzoni ripasso Inni Sacri
Si tratta di cinque componimenti scritti fra il 1812 ed il 1822. Invece, il progetto originario del poeta è scrivere dodici inni dedicati alle principali festività della liturgia religiosa. I titoli sono La Resurrezione, Il nome di Maria, Il Natale, La Passione, La Pentecoste ed Ognissanti.
Gli argomenti sono desunti da fonti accreditate come la Bibbia ed il Vangelo ma ci sono numerosi richiami alla letteratura classica e alla mitologia. Nella stesura dei poemi, Manzoni procede prima esponendo il tema e descrivendolo. Il passaggio conclusivo è la riflessione di quanto esposto nella vita degli uomini.
Gli Inni nascono con l’idea di rendere note le principali verità cristiane. L’idea di scrivere tali opere nasce poco dopo la conversione dello scrittore avvenuta nel 1810. La tradizione vuole che Manzoni si sia convertito subitaneamente durante il matrimonio fra Napoleone Bonaparte e Maria Luisa D’Austria. L’aneddoto è probabile che non corrisponda completamente alla realtà. E’ più plausibile che l’avvicinamento alla fede cristiana sia avvenuta per gradi anche grazie al sacerdote Eustachio Degola.
In tutti i componimenti si registra la presenza di un Dio che ama gli uomini e che desidera che siano tutti salvati.
Il linguaggio degli Inni, pur non essendo aulico, mantiene uno stile elaborato e presenta alcuni elementi classicheggianti. Invece, la metrica comprende sia endecasillabi che settenari ed ottonari.
Maturità Alessandro Manzoni
Alessandro Manzoni nasce a Milano nel 1785 in un contesto culturale di alto livello. La madre è Giulia Beccaria, figlia dell’illuminista e scrittore Cesare.
Le principali opere dello scrittore milanese sono “I promessi sposi”, “Il conte di Carmagnola”, “Adelchi” e la “Storia della colonna infame”.
Manzoni, oltre ad essere ricordato per la sua produzione letteraria e per l’impegno a favore dell’unificazione della lingua italiana. Risale al 1823 la lettera sul romanticismo al marchese Cesare d’Azeglio. Nel testo, l’autore sottolinea l’importanza delle idee innovatrici portate dal romanticismo.
Inoltre, ha ricoperto anche il ruolo di senatore del regno d’Italia.
Muore nel 1873 a Milano .