I misteri di san Bernardino alle ossa, a Milano. La piccola chiesa è conosciuta per il suo ossario.
I misteri di san Bernardino alle ossa
Sono tanti gli enigmi di questo antico luogo di culto. Una leggenda vuole che il giorno dei defunti, il 2 novembre, gli scheletri dell’ossario prendano vita. La prima ad animarsi sarebbe una bambina, sepolta nei pressi dell’altare. Sarebbe lei ad iniziare a danzare; poco dopo verrebbe seguita da tutti gli altri. Lo stridore dei loro scheletri si sentirebbe anche da notevole distanza.
Invece, un’altra leggenda racconta che le ossa appartengano ai cristiani, trucidati dagli ariani al tempo di sant’Ambrogio.
Nel 1738, il re del Portogallo Giovanni V in visita a Milano si recò anche a san Bernardino. Per il sovrano si trattò di un’esperienza indimenticabile e decise di far costruirne una copia. Si tratta della capela dos ossos ad Evora, che si caratterizza perché le pareti sono rivestite di ossa.
Inoltre, all’interno della chiesa si trovano le sepoltura di due discendenti di Cristoforo Colombo, Pier Antonio e Giovanni.
Storia di san Bernardino alle ossa
La chiesa si trova a Milano, in piazza Santo Stefano. Risalente al XIII secolo, l’edificio ha subito un importante intervento di restauro nel XVII secolo, in seguito al crollo del campanile.
A rendere la chiesa molto particolare è la presenza di una piccola cappella a pianta quadrata i cui muri sono ricoperti di ossa umane. I resti umani sono disposti ad arte, così da formare è la meravigliosa cupola. L’affresco del 1694 , intitolato “Il trionfo di anime in un volo di angeli”, si deve a Sebastiano Ricci, considerato l’ispiratore di Tiepolo.
Gli scheletri appartengono ai frati che gestivano l’ospedale di Brolo e a coloro che qui sono periti, e ai membri di alcune famiglie nobili. Probabilmente, qui sono raccolti i resti di carcerati, sacerdoti e di persone precedentemente seppellite in cimiteri ormai scomparsi . Inoltre, chiusi all’interno di cassette si trovano i resti dei condannati a morte.