
Dopo la prima riununie di urgenza , avvenuta a poche ore da sisma, il Sovrano del Marocco ha riuniuto nuovamente una riunione operativa per attivare un piano concreto per la sistemazione dei sinistrati e la presa in carico delle persone più bisognose colpite dal sisma di ’Al Haouz.
Il programma di ricostruzione , ha una visione di alto respiro.
La commissione interministeriale, costituita appositamente per rendere operative delle istruzioni reali, ha preivisto due assi di intervento immediano . Da un lato, un aiuto immediato di 30.000 Dirham a cui si aggiungono , per la ricostruzione, un’ulteriore aiuto 140.000 Dirham da destinare ad ogni famglia colpita dal sisma.
Le famiglie che sono state toccate dal sisma, riceveranno, pertanto un aiuto economico di 170.000 Dirham che rappresenta un importante contributo per fare fronte alle necessità.
Il Re ha sottolineato l’importanza di questo progetto e ha espresso la necessità che l’operazione di ricostruzione avvenga in modo specifico e sotto la supervisione di un organismo indipendente.
Questo organismo dovrebbe avere una supervisione tecnica e architettonica per garantire che la ricostruzione avvenga nel rispetto delle caratteristiche architettoniche uniche della regione colpita.
Inoltre, Sua Maestà ha enfatizzato la necessità di una risposta forte, rapida e proattiva, mantenendo al contempo il rispetto per la dignità dei popoli, le loro tradizioni, e i loro valori. La ricostruzione non dovrebbe solo mirare a riparare i danni causati dal terremoto, ma anche a lanciare un programma ampio e ambizioso per la ricostruzione e lo sviluppo generale della regione colpita, compresi sia l’aspetto delle infrastrutture che dei servizi pubblici.
In sostanza, sembra che ci sia un forte impegno da parte di Sua Maestà il Re per garantire una ricostruzione completa e rispettosa delle caratteristiche culturali e architettoniche della regione, insieme a un miglioramento generale della qualità della vita nella zona colpita.
Sua Maestà fa proprio un aspetto, pragmatico dell’azione. La crisi , la distruzione sono al momento un dramma ma, allo stesso tempo una occasione. Ricostruire secondo le caratteristiche del posto , non solo serve a dare una casa a chi ora l’ha perso. Ma potrebbe anche essere l’occasione per rilanciare la regione. Una volta ricostruita, sempre nel rispetto architettonico , potrebbe essere anche ancora più attrattiva di prima.
Il Re ha espreso una priorità cruciale, ovvero prendersi cura immediatamente dei bambini orfani che si trovano senza famiglia e senza risorse a causa di un disastro naturale o di altre circostanze difficili. Per affrontare questa situazione, il Sovrano chiede di registrare questi bambini e di concedere loro uno status speciale chiamato “pupillo della nazione” . Questo status potrebbe essere finalizzato a fornire loro assistenza, protezione e supporto per garantire che siano al sicuro da rischi e forme di abuso.
La registrazione di questi bambini potrebbe essere un passo importante per garantire che ricevano le cure e le risorse necessarie e per proteggerli da situazioni di vulnerabilità. Tutto ciò sembra essere parte di uno sforzo del Sovrano per affrontare le conseguenze di un disastro naturale e proteggere i bambini colpiti.
Si è accusato il Sovrano di assenza, ma è bene ricordare che il Marocco sta operando nelle linee guida deooam Risoluzione delle Nazioni Unite 46/182 per sottolineare alcune importanti considerazioni:
Responsabilità primaria degli Stati: La Risoluzione 46/182 stabilisce che ogni Stato ha la responsabilità principale di prendersi cura delle vittime di calamità naturali, disastri e altre emergenze che si verificano sul suo territorio. Ciò significa che il governo del paese colpito è il principale attore nella gestione e nell’organizzazione dell’assistenza umanitaria all’interno del proprio territorio.
Rispetto per la sovranità e l’integrità territoriale degli Stati: La Risoluzione sottolinea che l’assistenza umanitaria dovrebbe essere fornita con il consenso del paese colpito e in conformità con la Carta delle Nazioni Unite.
Questo significa che l’assistenza dovrebbe essere offerta in modo rispettoso della sovranità, dell’integrità territoriale e dell’unità nazionale dello Stato colpite . Il Marocco, non solo opera nelle linee guida delle Nazioni Unite ma sta ,fornendo un modello di resilienza che potrebbe essere studiato da tutte le Nazioni della regione.
Marco Baratto